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"The Venice Concert": il ritorno di Ezio Bosso come direttore d'orchestra

Ezio Bosso

Dopo sette anni di pausa, Ezio Bosso torna a essere direttore d'orchestra per promuovere "The Venice Concert", il suo ultimo album.

Nuovo album e nuovo tour

Domani esce il nuovo album di Ezio Bosso: “The Venice Concert”. Come tutta la musica composta da lui, sarà un dolce equilibrio di toni contrastanti. La musica di Bosso è caratterizzata da una narrazione facile e intellegibile, ma da una composizione complessa, che risulta però leggera all’orecchio. Un esempio semplice può essere dato dal brano che è stato sicuramente ascoltato dalla gran parte degli italiani: Following a Bird. Il maestro Bosso lo ha eseguito in diretta europea al Festival di Sanremo nel 2016, incantando tutti con la sua semplicità e la sua maestria. Per la promozione dell’album è programmato un nuovo tour e stavolta con una marcia in più: Ezio Bosso torna a essere anche direttore d’orchestra.

Il musicista e la malattia

Ezio Bosso ha studiato la musica per tutta la vita e ne è diventato un autorevole ambasciatore nel mondo. E’ partito da Vienna, dove ha fatto i suoi primi studi e ha subito mostrato il suo talento. Da lì in poi ha visitato il mondo intero, facendo sia concerti da solista che come direttore d’orchestra. Ha ricevuto il Green Room Award in Australia e il Syracuse NY Award in America. La sua musica ha abbracciato ogni arte, dal balletto al cinema – da ricordare la collaborazione con Gabriele Salvatores per il film “Io non ho paura”. Ma nel 2011 arriva una brutta batosta: Ezio Bosso scopre di essere malato di sclerosi laterale amiotrofica. La SLA è una malattia neurologica degenerativa per cui al momento ancora non vi è cura. Una persona qualsiasi si sarebbe lasciata abbattere e, probabilmente, avrebbe lasciato il mondo della musica. Ma Bosso ha uno spirito forte e immenso e ha continuato a suonare, perché è ciò che lo rende davvero vivo.

Il ritorno al podio

Continua la sua carriera come artista e musicista, ma prediligendo lavori da solista o piccole collaborazioni. Nel 2013 compone con il violoncellista Mario Brunello. Nel 2014, insieme al violinista Sergej Krylov, capeggia la London Symphony Orchestra eseguendo la sua “Fantasia per Violino e Orchestra”. Nel 2015 fa un concerto alla Ikon Gallery ed è subito l’evento più importante dell’anno per il Regno Unito. Poi la già ricordata esibizione nel 2016 al Festival di Sanremo. Ma in tutto ciò non aveva più diretto un’orchestra. Eccolo, invece, di nuovo direttore e di nuovo in tournée. Non è stata una decisione facile da prendere. “Non sapevo se avrei retto fisicamente non solo il concerto, ma anche il percorso”. Eppure ha provato lo stesso, grazie sempre al suo spirito indomito. Il suo ritorno è stato il concerto diretto alla Fenice di Venezia – persino il nome del teatro è, involontariamente, evocativo di un ritorno alla vita. (Se cerchi altri eventi culturali a Venezia vedi ““Jack Jano. Law of Superposition” la mostra a Venezia“)

Il tour

L’inizio è stato bello e incoraggiante, ma pur sempre solo l’inizio. Ora lo attende una tournée con diverse date. L’1-2 giugno a Mantova Trame Sonore dirige l’Orchestra da Camera di Mantova. Il 12 luglio all’Auditorium parco della Musica di Roma dirigerà l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il 18 luglio dirigerà l’Orchestra del Teatro San Carlo alla Reggia di Caserta. Da stabilire ancora il giorno, ma nel mese di agosto dirigerà l’Orchestra Regionale Siciliana. Il tour si presenta ricco e interessante; noi tutti non vediamo l’ora di ascoltare la sua splendida musica.