Antonietta Usardi 
L’attore statunitense Robert Downey Jr, impegnato in queste settimane con la promozione del suo nuovo film Ironman 3, in un’intervista al periodico Max ripercorre le tappe della sua tossicodipendenza.
E fa una rivelazione shock: “Girava molta marijuana. Mio padre mi passò il primo spinello quando avevo otto anni. Ci facevamo insieme, era il suo modo per volermi bene, per dimostrarmi amore nell’unica maniera che conosceva”.
La star hollywoodiana ripercorre le sue prime esperienze con le droghe avvenuta in giovanissima età per opera del padre, attore e regista in auge negli anni ’70: ““Mio padre è stato un pioniere del cinema indipendente, ma non aveva idea di come si crescessero i figli. Mi prese come attore nel suo film perché costava meno che avere una baby-sitter. Vivevamo costantemente circondati dal cinema; il regista Hal Ashby passava da noi quasi tutti i pomeriggi, si proiettavano film tutte le sere su un lenzuolo in soggiorno. La droga come vincolo affettivo: girava molta marijuana”.
L’attore finì così nel tunnel della dipendenza, che lo portò più volte in carcere e causò grossi problemi alla sua carriera, fino alla riabilitazione e alla definitiva rinascita nel 2003.
“La cosa più importante nella vita di un addicted è il recupero. Oggi sono orgoglioso di riuscire a mantenere i miei impegni, non solo nei confronti di amici e famiglia, ma anche con il pubblico”.
La star parla anche del suo rapporto col figlio: “Sono un papà tutto nuovo. Sono abbastanza severo, presente, soprattutto con Exton, il mio figlio più piccolo. Con lui è tutto nuovo perché questa volta sono sobrio. Riesco persino a cambiargli i pannolini, cosa difficilissima da fare quando sei completamente stonato!” conclude.
