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Roma, Atac ha deciso: Cda sceglie concordato preventivo per risanare la società

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Per risanare la società dell'Atac, l'ente dei trasporti di Roma, il Cda ha pensato a un concordato preventivo. Vediamo di cosa si tratta.

Per risollevare la crisi e trovare una soluzione rapida, il Cda dell’Atac, “ha individuato nel concordato preventivo in continuità la migliore soluzione alla crisi della società”.

In seguito al consiglio di amministrazione per ripianare le sorti della società, si passa all’accordo con i creditori, quindi a una linea dura che permetta di salvare l’azienda del trasporto pubblico della capitale. L’a.d. Paolo Simioni, in merito a questo accordo e a questa possibilità dice: “Abbiamo compiuto il primo passo per il risanamento e rilancio della società”.

La nota del Cda continua affermando: “Il cda – si legge ancora nella nota – ha altresì affidato l’incarico di Advisor Finanziario e Industriale alla società Ernst Young, di supporto alla procedura di soluzione della crisi”.

Il parere della Raggi sull’Atac

Il sindaco della capitale, ovvero la Raggi, ha espresso il suo parere in merito all’Atac e sul fatto che debba continuare a essere pubblica: “Atac deve rimanere pubblica. Atac deve rimanere di noi tutti. Con il privato vige la legge del profitto a discapito di quella della solidarietà e del servizio, scendono in campo interessi economici che tolgono sostanza al servizio e che nulla hanno a che fare con le mirabolanti soluzioni sponsorizzate dai partiti politici”.

In un post sul suo profilo Facebook, il sindaco Raggi si esprime a favore del concordato dicendo che “da qui parte una nuova vita, una rivoluzione. Si avvia un percorso di rinnovamento totale dell’azienda di trasporti di Roma con un obiettivo chiaro: migliorare le linee, rinnovare la flotta degli autobus, la metropolitana, ridurre i tempi d’attesa, dare ai cittadini i servizi che meritano, tutelare i dipendenti onesti”.

Sempre sul post su Facebook, la Raggi pensa anche al futuro dei lavoratori dell’ente, dicendo di non preoccuparsi in quanto non perderanno il posto: “Chiediamo ai dipendenti e ai cittadini di seguirci in questo percorso di rinascita e aiutarci a rilanciare la azienda di tutti noi. Mettiamo in opera uno strumento per trasformare radicalmente l’azienda e che mira a tutelare i livelli occupazionali. I lavoratori onesti non hanno nulla da temere. Non credete alla propaganda di chi vuole far fallire questa azienda”.

Tra una settimana, per la precisione, giovedì 7 settembre, ci sarà un presidio dei sindacati al Campidoglio. Il presidio è stato promosso dalla Cgil, ma ci saranno altri sindacati presenti che vorranno farne parte. A rivelare di questo presidio è stato Eugenio Stanziale, segretario generale della Filt Cgil Roma e Lazio. Il presidio in Campidoglio cercherà di chiarire la situazione risanando così la società ed evitando un clamoroso tracollo.