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Roma, si finge medico e molesta una paziente: arrestato 25enne

violenza sessuale

Al policlinico Umberto I di Roma, nel mese di luglio, si era consumata una tentata violenza sessuale ai danni di una giovane donna da parte di un falso medico; oggi arriva il provvedimento del giudice.

Il policlinico Umberto I è il luogo dove è avvenuta una tentata violenza sessuale nei confronti di un’ignara donna che si era recata al nosocomio per dei semplici controlli di routine. Non si sarebbe mai immaginata che l’orrore la stava attendendo e che indossava un camice da chirurgo.

Molestie medico paziente

Lo scorso luglio una giovane donna si era recata presso il policlinico Umberto I di Roma per alcuni controlli già da tempo programmati. Non appena la donna è stata è entrata nella struttura, è stata accolta da un uomo che indossava il classico camice verde e si era presentato come uno psicologo, parte integrante dell’equipe medica.Nulla di strano, se non che questo soggetto non era un medico e neanche un operatore sanitario, ma un malintenzionato. Sotto mentite spoglie, ha convinto la donna a seguirlo in un’altra ala del policlinico e la donna ha ingenuamente acconsentito.
Purtroppo per lei, proprio durante il tragitto, l’uomo ha iniziato a cercare un contatto fisico con degli strani abbracci che fin da subito allarmavano la donna. Quest’ultima, cercando di mantenere la calma, ha chiesto di essere cortesemente riaccompagnata fuori, ma ormai era troppo tardi.

L’incubo della violenza sessuale

L’uomo, ormai scoperto nelle sue intenzioni, ha deciso a questo punto di usare le maniere forti, cercando in ogni modo di trattenere la donna contro la sua volontà.
Ha dell’incredibile il fatto che cercava di tranquillizzare la donna dicendole che provava un’innocua attrazione fisica e che si sarebbe accontentato di un rapporto orale, come se ciò non fosse una violenza sessuale.
Ma la donna era del tutto contraria ad ogni tipo di contatto con lo sconosciuto e il semplice dissenso verbale non è bastato.
Quest’ultima, vedendosi ormai in trappola, decide di tentare una disperata fuga per chiedere aiuto a qualcuno che si trovasse fuori dal tunnel. L’aggressore a questo punto tenta di trattenerla afferrandola con forza e stringendola a sé, ma la donna riesce a mordergli un dito e a fuggire.

Caccia all’aggressore

Fortunatamente la donna è riuscita a evitare la violenza sessuale e a recarsi nella vicina stazione di polizia per denunciare il fatto. L’uomo è stato immediatamente identificato poiché era stato inquadrato dalle telecamere di sicurezza del nosocomio. Dalle immagini era chiaro il volto di un uomo vestito col camice verde che tentava di inseguire la vittima, quindi le foto sono state immediatamente divulgate all’interno del policlinico.
Solo il 12 ottobre scorso un medico del policlinico ha riconosciuto l’aggressore in base alle foto segnaletiche e ha immediatamente avvisato le forze dell’ordine. L’uomo, un italiano di 25 anni, è stato immediatamente riconosciuto dalla vittima della tentata violenza sessuale, quindi sono iniziate tutte le procedure per affidarlo alla giustizia.
Adesso l’uomo si trova agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Frosinone e non potrà allontanarsi senza il consenso dell’autorità giudiziaria.

Le accuse

Adesso che l’uomo è stato formalmente accusato di tentata violenza sessuale si procederà alla raccolta di tutto il materiale probatorio che verrà esaminato in giudizio. L’uomo rischia una pena da cinque a dieci anni, senza considerare le eventuali aggravanti che il giudice riterrà rilevanti in corso di giudizio.