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Roma: in occasione del Giubileo sospesa la circolazione di armi, munizioni ed esplosivi

Roma Basilica di San Pietro

La città di Roma si prepara ad affrontare il Giubileo, in un'epoca contrassegnata dalla paura per i rischi legati ad attentati terroristici. In quest'ottica si colloca la decisione del prefetto della capitale che ha deciso di vietare il trasporto di armi e di carburanti nella capitale per tutta la ...

La città di Roma si prepara ad affrontare il Giubileo, in un’epoca contrassegnata dalla paura per i rischi legati ad attentati terroristici. In quest’ottica si colloca la decisione del prefetto della capitale che ha deciso di vietare il trasporto di armi e di carburanti nella capitale per tutta la giornata dell’8 dicembre, quando il Papa aprirà la porta di San Pietro inaugurando il Giubileo della Misericordia.

Dalle ore 6 di domani alle ore 18 di mercoledi 9 dicembre, sarà assolutamente vietato il trasporto di armi ed esplosivi nella capitale. Vietato anche l’esplosione di fuochi d’artificio, che potrebbe generare panico tra la popolazione. Un verbale sottoscritto dal comandante dei vigili urbani di Roma, e dai sindacati del Corpo, ha sottolineato i possibili rischi legati ad attentati durante lo svolgimento delle funzioni religiose: ‘In caso di attentato di natura convenzionale e non, entrerà in funzione il piano di difesa civile i cui dettagli e ruoli sono stati già decisi dalla Prefettura e ai quali ci si dovrà attenere strettamente per quanto di competenza. La centrale operativa – prosegue il comunicato – diramerà, quindi, una segnalazione al fine di creare dei punti di ammassamento prestabiliti – si legge – dove le pattuglie dovranno convergere e attendere le successive istruzioni‘.

Nel comunicato si descrive l’ipotetico scenario peggiore che potrebbe verificarsi durante lo svolgimento del Giubileo, per questo è stato anche fatto divieto di sorvolo per gli ultraleggere e per i droni per tutta la giornata dell’8 dicembre.

Sarà disposto sul territorio un ampio contingente di Vigili Urbani con circa due contingenti impegnati dal 7 all’8 dicembre, e circa due mila uomini dispiegati nelle zone nevralgiche della città tra polizia, carabinieri ed esercito.

Il ministro Alfano, da Bruxelles ha chiarito, che in occasione dell’apertura della Porta Santa non si verificheranno deroghe al trattato di Schengen:’Noi vogliamo accogliere i pellegrini – ha dichiarato a Bruxelles il ministro dell’Interno Alfano -. Non mi pare un’idea del tutto compatibile con l’accogliere pellegrini quella di rendere più complicato l’accesso in Italia’.