Giovanni Armetta L’addio al calcio giocato di Ronaldinho: il brasiliano sarà ambasciatore ufficiale del Barcellona, rappresentando il club catalano agli eventi mondiali
Lascia il calcio uno dei più grandi protagonisti dell’ultimo ventennio. Genio, potenza, fantasia e tecnica: queste sono solo alcune delle qualità che hanno reso grande Ronaldo de Assis Moreira, o più semplicemente, Ronaldinho. Il brasiliano classe 1980 inizia la propria carriera dal Sud America, dove torna nel 2011 dopo le parentesi europee di Parigi, Barcellona e Milano, che hanno contribuito a rendere glorioso il suo successo. L’ultima partita ufficialmente giocata risale al 26 settembre 2015, con indosso la maglia rossa e verde del Fluminense.
Basta leggere i numeri per comprendere lo spessore e l’importanza della carriera di “Dinho”: sono 48 i trofei alzati al cielo dal campione brasiliano, tra squadre di club, titoli individuali e nazionali.
L’addio al calcio non è però totale. Non potrebbe esserlo d’altronde. Per i prossimi 10 anni Ronaldinho sarà legato al Barcellona FC in veste di ambasciatore: girerà il mondo partecipando ad eventi e manifestazioni ufficiali del club, contribuendo ad espanderne il marchio. Tra gli impegni che verranno assunti dall’ormai ex calciatore, l’inserimento nella fondazione della società catalana, collegata all’Unicef, e la partecipazione al progetto “Leggende”, che riunisce i protagonisti della storia dei blaugrana.
L’ufficialità della notizia arriva da un tweet dei catalani: “Ronaldinho è tornato”. La firma è attesa per venerdì 3 febbraio negli uffici dello stadio che lo ha reso grande, il Camp Nou.
