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Rosetellum 2, M5s in piazza Montecitorio: fischi contro Mattarella

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Fischi contro il presidente Mattarella durante la manifestazione organizzata dal Movimento 5 Stelle in piazza Montecitorio.

Alle ore 13, come previsto, si è radunata una grossa folla di sostenitori del Movimento 5 Stelle. L’evento è stato organizzato come protesta contro la legge elettorale su cui il governo ha messo la fiducia alla Camera. Il deputato del Movimento 5 Stelle Giuseppe Brescia è salito sul palco allestito e ha preso la parola. Quando ha nominato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono partiti i fischi e i ‘buuu’ del pubblico presente.

Manifestazione a Montecitorio

È tutt’ora in corso la manifestazione condotta dal Movimento 5 Stelle. Luigi Di Maio aveva dichiarato che bisognava impedire a Lega, Forza Italia, Pd e ad Alfano di mettere la fiducia alla Camera sulla legge elettorale. Per questo è stata organizzata la manifestazione in piazza Montecitorio, per difendere e sostenere una democrazia ora messa in serio pericolo, come non mai dai tempi del fascismo.

Della stessa linea di pensiero è stato Alessandro Di Battista, il quale ha detto in un’intervista a Circo Massimo che la fiducia sulla legge elettorale è un atto eversivo, e che solo Mussolini aveva fatto cose analoghe. Anche lui ha poi fatto un appello a tutti i cittadini per prendere parte alla manifestazione.

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M5S non voterà

Il Movimento 5 Stelle non parteciperà al voto sulle due fiducie previste per oggi alla Camera, anche se terrà la sua dichiarazione di voto con i deputati Toninelli e Cecconi. «Vogliamo restare fuori da questi giochi elettorali Vogliamo stare fra la gente», sottolinea il capogruppo, Simone Valente.

Commento i Grillo

Direttamente dal suo blog, Beppe Grillo è intervenuto con un lungo post: «Se lasciate che vengano di nuovo cambiate le regole elettorali per far sì che la melma del paese torni in alto, ancora una volta saranno i vostri figli a farne le spese». Poi l’ex comico continua: «Tradire le generazioni a venire oggi ha la forma di lasciarle impantanare nei resti della squallida storia recente, io questo non lo perdonerò al paese: elettori e giornalisti saranno una cosa sola se non resteranno svegli almeno il giorno delle urne. Dovremmo provare rabbia, nausea, sconforto di fronte a questa malattia cronica e, invece, abbiamo sviluppato degli anticorpi che, a differenza delle normali patologie, invece di salvarci ci condannano alla morte delle idee e della dignità».

Critica di Napolitano

E arriva poi un’altro intervento, quello dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in una nota annuncia la sua intenzione di prendere la parola a Palazzo Madama: «Con la fiducia posta in blocco dal governo sulle parti sostanziali del testo, prima che si aprisse il confronto sugli emendamenti all’art.1, non mi resta che la sola possibilità di intervenire in Senato nel corso del dibattito in Assemblea sulla fiducia. Ed è ciò che intendo fare, anche per mettere in luce l’ambito pesantemente costretto in cui qualsiasi deputato oggi, o senatore domani, può far valere il suo punto di vista e le sue proposte, e contribuire così alla definizione di un provvedimento tra i più significativi e delicati».

Aula semivuota

Intanto, l’Aula è semivuota alla Camera. Eppure ormai sono iniziate le dichiarazioni di voto sulla fiducia all’articolo 1 del Rosatellum bis. Sono presenti solamente circa trenta deputati. Del Movimento 5 Stelle è presente al momento solo Roberto Fico. Vuoto anche il banco del governo.