Modestino Picariello La Nestlè potrebbe vendere lo storico marchio di caramelle Rossana
Spopola su internet una petizione per difenderlo
90 ANNI E SENTIRLI – Che ci si creda o meno, la storica caramella Rossana ha ben 90 anni: strano a dirlo, era già vecchia quando i nostri genitori erano vecchi, ma era e resta indimenticabile e non è affatto un caso. Rossana era, per tutti, la caramella delle occasioni speciali e più intime: era quella che ti davano le nonne perchè ne avevano sempre una a portata di mano, era quella che ti donava, tanti anni fa, il parroco quando eri davvero bravo a rispondere alle domande del catechismo. E poi il suo inconfondibile involucro rosso, attraverso la cui lente si poteva guardare il mondo e soddisfare delle infantili curiosità. La storica caramella è tornata alla ribalta perché la Nestlè, che da tempo ha acquisito l’italiana Perugina che lo produceva, pare non abbia previsto le Rossana nel suo futuro piano di produzione, motivando la scelta con la scarsa vendita del prodotto.
POSSIBILE BUFALA – In realtà la cosa sarebbe addirittura una bufala. Nonostante su Facebook sia nata addirittura una petizione per difendere le storiche caramelle, così legate ai ricordi dei nostri anziani parenti più cari, sembra addirittura che ci sia un grosso misunderstanding dietro tutta questa gazzarra. Tutto nasce, infatti, dalla dichiarazione di Carla Spagnoli, bisnipote di Luisa, la fondatrice del marchio Perugina, che temeva una possibile crisi per due prodotti i conici del marchio, ovvero le caramelle Cinzia e le ben più famose caramelle Rossana. Pochi giorni dopo la Nestlè mostra alla Perugina in Italia il suo nuovo piano d’investimento per gli stabilimenti nostrani, incentrato soprattutto sull’esportazione del Bacio. Il fatto che non si faccia cenno però, alle Rossana, non implica la loro dismissione. Anzi, con le loro ottocento tonnellate nell’ultimo anno, restano uno dei prodotti più apprezzati, nonostante il calo generale delle caramelle tradizionali.
