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Salman Abedi, ecco chi è il 23enne attentatore di Manchester

Salman Abedi

Salman Abedi è il nome dell’attentatore che a Manchester ieri sera al termine di un concerto di Ariana Grande ha mietuto 22 vittime tra cui dei bambini.

Salman Abedi è l’attentatore di 23 anni che al termine del concerto di Ariana Grande a Manchester ha fatto esplodere un ordigno e determinato la morte di 22 persone, tra cui bambini, e decine di feriti, alcuni molto gravi.

Salman Abedi, per quanto reso noto dalle autorità che ancora stanno indagando sul gravissimo episodio che ha coinvolto la città di Manchester, è un ragazzo di 23 anni britannico, ma di origini libiche.

Ci ha pensato Ian Hopkins, capo della Polizia di Manchester, a chiarire l’identità del responsabile dell’atto terroristico della serata scorsa. Il gesto folle di Salman Abedi non ha solo comportato la presenza di oltre 20 vittime, ma anche di numerosi feriti, alcuni dei quali verterebbero in gravissime condizioni.

Più nel dettaglio il capo della Polizia di Manchester, ha reso noto il computo effettivo delle persone coinvolte nell’attentato. Sino a qui le autorità locali hanno contato purtroppo 59 feriti.

Almeno 12 di questi ultimi hanno un’età inferiore ai 16 anni, dei veri e propri bambini che al concerto di Ariana Grande erano andati soltanto per trascorrere una divertente serata in compagnia della loro pop star preferita.

Tra i deceduti, ha spiegato Ian Hopkins, c’è anche l’attentore, di questo la Polizia di Manchester ne è sicura, dopo ovviamente aver svolto le indagini e gli accertamenti del caso.

Gli stessi hanno anche chiarito alcuni aspetti della dinamica dell’attentato, benché occorrerà attendere le prossime ore per aver un quadro più dettagliato di tutto quello che è accaduto al di fuori dell’arena che ospitava il concerto della cantante statunitense.

Secondo quanto riportato infatti dal capo della Polizia, Salman Abedi ha fatto tutto da solo, ma forse ci sono elementi che possano far pensare a più attentatori presenti nella zona della tragedia.

Il ragazzo 23enne avrebbe azionato una bomba piuttosto rudimentale, ma non per questo meno letale e devastante, anche alla luce del numero di persone coinvolte dall’esplosione.

Tra le cose emerse sino a qui si sa che sono stati fermati dalla Polizia di Manchester intanto il fratello dell’attentatore, oltre a tre altri uomini in altrettanti punti della città inglese.

Insomma una ricerca piuttosto allargata per capire se si tratti di un’azione svolta per intero dal solo Salman Abedi, o se quest’ultimo facesse invece parte di una “rete” di attentatori.

Anche per questo motivo nelle ore precedenti al comunicato del capo della Polizia, lo stesso organo si era raccomandato con i media di non far circolare illazioni sull’identità del colpevole, onde evitare di favorire persone a lui vicine.

Salman Abedi era nato a Manchester nel 1994, ed era il terzo di quattro figli. La sua famiglia si era insediata in Gran Bretagna anni prima della sua nascita, dopo essere fuggiti dal Paese di provenienza, la Libia, allora governata dal dittatore Gheddafi.

Dei suoi genitori si sanno molte cose. Ad esempio la madre è Samia Tabbal di 50 anni, ed il padre, agente di sicurezza, è Ramadan Abedi. Entrambi hanno vissuto per un certo periodo nella capitale inglese, Londra, prima di trasferirsi a Manchester, in cui vivono nella zona a sud chiamata Fallowfield. La famiglia del giovane attentatore morto, viveva a Manchester già da dieci anni.

I vicini della famiglia Abedi hanno descritto il comportamento del ragazzo e dei suoi famigliari, pescivendoli come “strani”. Lui ad esempio recitava a voce alta delle litanie in arabo in strada.

Della sorella appena 18enne, invece, che ha lavorato nel 2013 nella moschea di Didsbury, si sa che ha due profili Facebook, nei quali oltre ad esortare l’utilizzo del velo islamico, asserisce di avere molti legami e contatti in Libia.

Per quello che ad oggi si sa, tanto i genitori quanto due dei suoi fratelli più grandi, hanno fatto ritorno nel Paese di provenienza, ma su questo su altro si concentreranno nelle prossime ore e nei prossimi giorni le attenzioni degli inquirenti.