Argomenti trattati
- Sergio Mattarella non sarebbe un arbitro imparziale in vista del referendum costituzionale, secondo il leader della Lega Matteo Salvini.
- Imbarazzante che Sergio Mattarella sia schierato a favore del sì al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre
- 12 novembre a Firenze, l’invito di Salvini a tutte le opposizioni: uniti per il no al referendum
Sergio Mattarella non sarebbe un arbitro imparziale in vista del referendum costituzionale, secondo il leader della Lega Matteo Salvini.
Il leader della Lega Matteo Salvini ha attaccato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella accusandolo di non essere un arbitro imparziale, soprattutto in merito al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre.
“Mattarella e Renzi?” ha dichiarato Salvini a Radio Cusano Campus, “chi si somiglia si piglia, si fanno favori a vicenda, il governo, Confindustria, Mattarella, le banche, finanza, massoneria, mancava Obama giustamente e poi Alfano e Verdini, il quadro è completo”.
Imbarazzante che Sergio Mattarella sia schierato a favore del sì al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre
“Che il Presidente della Repubblica si schieri per il sì è imbarazzante” ha proseguito Matteo Salvini, “ma tanto meglio, almeno gli italiani capiscono. Napolitano dieci anni fa si schierò per il no dicendo che le Costituzioni non si cambiano a colpi di maggioranza, evidentemente cambia idea con il passare degli anni. Mattarella? Non è un arbitro imparziale, ha la maglietta e sta giocando apertamente in campo con una delle squadre. Ma gli italiani ormai non aspettano più che il capo bastone di turno gli spieghi cosa fare da grande”.
12 novembre a Firenze, l’invito di Salvini a tutte le opposizioni: uniti per il no al referendum
Da Salvini è poi arrivato l’invito al leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo a unire le forze per il no al referendum. Lega e M5S insieme a Firenze il prossimo 12 novembre, questa la proposta di Salvini. “Abbiamo organizzato, come Lega, la più grande manifestazione all’aperto dei sostenitori del no. Io invito formalmente Grillo, Di Maio, Di Battista, la Raggi, la Appendino, gli amministratori locali a 5 Stelle per metterci la faccia e la voce. Vediamo chi raccoglie l’invito e chi invece lo lascia cadere. Anche i 5 Stelle, ma anche quelli di centrosinistra, sono tutti formalmente invitati”.