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San Bernardino, Apple non violerà iPhone del killer

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Apple non molla: non violerà l'iPhone di Syed Rizwan Farook, uno dei due killer responsabile della strage a San Bernardino. La strage è avvenuto il 2 dicembre del 2015, per mano di Syed Rizwan Farook e sua moglie, i quali uccisero 14 persone, loro colleghi. Dopo quasi 3 mesi dalla strage, ancor...

Apple non molla: non violerà l’iPhone di Syed Rizwan Farook, uno dei due killer responsabile della strage a San Bernardino.

La strage è avvenuto il 2 dicembre del 2015, per mano di Syed Rizwan Farook e sua moglie, i quali uccisero 14 persone, loro colleghi. Dopo quasi 3 mesi dalla strage, ancora le cause non sono chiare e per quest l’FBI intendeva sfruttare l’iPhone dell’uomo per ottenere informazioni utili a comprendere le motivazioni di tale gesto.

Ma Apple, nella persona di Tim Cook, non intende accontentare i federali, affermando che si creerebbe un precedente troppo pericoloso, anche se la richiesta è pervenuta tramite un giudice. Secondo il grande marchio, violare l’iPhone sarebbe un pericolo per la sicurezza di tutti i cellulari in circolazione, perchè questa azione è possibile solo attraverso uno speciale software, che Apple non ha ancora creato. Qualora venisse realizzato e testato, in mano sbagliate potrebbe creare enormi danni.

A sostenere il giudice e l’FBI è Donald Trump, in corsa alla carica di Presidente degli Stati Uniti. Secondo il repubblicano, Apple deve aiutare le autorità acconsentendo a quanto richiesto, posizione criticata da diverse associazioni che tutelano la privacy. Se da una parte una minor sicurezza degli smartphone comporterebbe un maggior controllo da parte della Polizia, dall’altra i cellulari e i dati personali dei cittadini sarebbero più soggetti ad attacchi hacker e furti d’identità.