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San Martino, tagliati venti posti in Psichiatria

PSICHIATRIA

La psichiatria dell'ospedale San Martino vacilla per dei lavori di ristrutturazione fermi da aprile di questo anno. Tagliati 20 posti letto utili

L’ospedale San Martino sta trascorrendo un periodo molto delicato in relazione ai posti disponibili in reparto psichiatrico. E’ la situazione critica che ha obbligato il San Martino Ist a togliere ben venti posti letto per poter avviare i lavori di ristrutturazione del reparto – operazione rimandata mesi fa -. Una vera e propria emergenza in cui ieri mattina ha visto il culmine in una paziente che aveva tentato il suicidio; non sapevano dove collocare inizialmente la donna, avendo risolto dopo qualche ora con un posto letto aggiunto al primo piano del padiglione 11.

L’iniziativa della direzione

Il direttore della Clinica psichiatrica Mario Amore ha contestato a gran voce l’organizzazione a capo del direttore sanitario Paolo Cavagnaro della Asl3, che ha detto: “Deve fare sacrifici e aggiungere posti utili in caso di necessità”.

Momenti di vera e propria tensione per una situazione che sta degenerando perché pare che da ieri ci siano pazienti che passano da un letto all’altro trasferendoli dal piano terra al primo piano. E tra una decina di giorni pare sia anche previsto un ulteriore trasferimento del reparto Spdc al piano terra della Clinica psichiatrica. Mentre entro ottobre, probabilmente il 22 ottobre, saranno aggiunti 15 posti per migliorare la greve carenza di letti.

Il direttore sanitario del San Martino Giovanni La Valle ha domandato supporto e collaborazione ai responsabili sanitari del Galliera e dell’Evangelico fino alla Asl4 di Chiavari dicendo: “Si chiede di voler garantire un piano di ampia disponibilità nell’offrire opportune indicazioni affinché le strutture psichiatriche ospedaliere e territoriali assicurino la massima apertura”.

Coinvolta anche l’Alisa – Il sistema Sanitario Regione Liguria -, diretta da Walter Locatelli che aveva programmato una operazione di “recupero letti” che non è mai decollata. Difatti, da aprile sono stati rinviati i lavori utili per arginare la mancanza di posti per i pazienti che avrebbe comportato una spesa di 500 mila euro a carico della Regione e della Asl3.

“Alisa – aggiunge La Valle -, è in prima linea per ridurre i disagi. Ha difatti autorizzato i dieci posti letto sul territorio al fine di ricoverare i pazienti psichiatrici più o meno gravi. L’organizzazione di tale operatività è stata condotta dal professor Amore assieme al direttore della Asl3 proprio per affrontare il pesante disagio verificatosi”.

Nella giornata di ieri si sono visti ben quattro posti in più a Medicina d’Urgenza. Situazione che fa sgranare gli occhi alle altre strutture ospedaliere che lamentano una grave carenza proprio in quei casi psichiatrici che di per sé, per la natura della sofferenza mentale, dovrebbero avere priorità assoluta. Così commentano la situazione le strutture sanitarie che hanno sensibilmente percepito una situazione drammatica: “Assurdo ridurre i posti in Psichiatria. E’ davvero incredibile essere in ginocchio in così breve tempo; non bisogna dimenticare che stiamo parlando di malati particolarmente fragili”.

La poetessa Alda Merini, esemplare umano straordinario dell’esperienza psichiatrica, un giorno disse: “Ero matta in mezzo ai matti. I matti erano matti nel profondo, alcuni molto intelligenti. Sono nate lì le mie più belle amicizie. I matti son simpatici, non come i dementi, che sono tutti fuori, nel mondo. I dementi li ho incontrati dopo, quando sono uscita!”.