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Sanremo 2012: ecco i primi eliminati. Ma lo spettacolo non convince

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Il Festival non decolla. Almeno sul palcoscenico. Dopo le furiose polemiche della prima serata, seguite massimamente allo show di Celentano, la gara è entrata nel vivo con le prime eliminazioni ma lo spettacolo langue. Sarà colpa delle eccessive aspettative dopo il grande show dello scorso ann...

DAlessio

Il Festival non decolla. Almeno sul palcoscenico. Dopo le furiose polemiche della prima serata, seguite massimamente allo show di Celentano, la gara è entrata nel vivo con le prime eliminazioni ma lo spettacolo langue. Sarà colpa delle eccessive aspettative dopo il grande show dello scorso anno ma la realtà parla di una seconda serata priva di verve, di ritmo e di brio. Chissà cosa diranno gli indici di ascolto dopo il boom della serata del debutto ma i pur simpatici sketch dei Soliti Idioti e la bellezza della “rediviva” Ivana Mrazova non sono bastati per creare una serata ad alto contenuto di divertimento. Lo stesso Morandi è parso impacciato rispetto allo scorso anno, quasi meno convinto della buona riuscita dello spettacolo. Né d’altronde è possibile chiamare tutte le sere Celentano, che peraltro tornerà sicuramente sabato ma molto probabilmente anche giovedì.

Ma tornando alla gara, dopo i voti (finalmente validi) della giuria demoscopica presente all’Ariston sono noti i nomi dei quattro eliminati che nella serata di giovedì si giocheranno gli ultimi due posti per la finale: si tratta di Irene Fornaciari (“Il grande mistero”), dei Marlene Kuntz (“Canzone per un figlio”), della coppia D’Alessio-Bertè (“Respirare”) e del duo Carone-Dalla (“Nanì”): eliminazioni sostanzialmente prevedibili, almeno le prime due, mentre il pubblico in sala ha contestato l’uscita di scena di D’Alessio e Carone che ad occhio e croce sembrano i due nomi più credibili per il ripescaggio. Quanto al prodotto tecnico, leggi canzoni, qualcosa di meglio si è però intravisto: come spesso accade il secondo ascolto ha migliorato il contesto generale facendo apprezzare non pochi brani. Come quello di Dolcenera, apparso più orecchiabile e musicalmente interessante, e le stesse canzoni dei favoriti Renga, dotata di una delicatezza e di una classe che necessita di essere apprezzata per più di quattro minuti, ed Emma: ma entrambi cantano sempre troppo alla stessa maniera ogni tipo di brano e questo penalizza un po’ interprete e canzone. I migliori però rimangono Nina Zilli e Chiara Civello con una citazione per Noemi: difficile pensare che una delle tre possa vincere, ma il podio sembra alla portata. Giovedì intanto spazio alla musica italiana nel mondo: la serata “Viva l’Italia” vedrà tutti i quattordici Campioni interpretare brani storici del repertorio nostrano in una lingua straniera, e con ospiti di primo piano. Madrina della serata Federica Pellegrini. Come tradizione, ci si avvicina alle due serate più belle del Festival.

Il tutto al termine di una serata lunga, anzi lunghissima: divertenti alcuni sketch degli Idioti (ma quello sugli omosessuali non avrà certo fatto piacere alle alte sfere Rai), in crescita anche Papaleo che però non ha ancora sfondato in quanto a brillantezza, da scoprire (in senso buono) la Mrazova: bella è bella, simpatica anche, ma la sensazione è che nelle prossime tre sere non riuscirà a bucare il video. Ed anche per questo non fa decollare il Festival. Per non parlare poi dei tempi: iniziato alle 20.40, lo show è durato fino all’una passata. Decisamente troppo, vista anche la quasi totale assenza di ospiti, Idioti a parte. Colpa anche di un programma extra-large, causato dal guasto tecnico della prima serata che ha impedito le eliminazioni. Ed a proposito del guasto, il direttore di rete Mazza ha usato parole durissime: “Un fatto grave su cui bisogna fare luce”. In effetti è davvero inquietante che certi problemi succedano proprio in serate del genere ma un inconveniente può sempre succedere, e forse Mazza era nervoso per il caso-Celentano. Le durissime parole del Molleggiato hanno infatti provocato un mare di polemiche: sotto accusa in particolare il duro attacco a Famiglia Cristiana ed Avvenire. Il presidente della Rai Galimberti si è “dissociato” a nome dell’azienda mentre il direttore generale Lei ha spedito in Riviera Antonio Marano per gestire la situazione. Un tecnicismo quasi incomprensibile: si va verso una censura del prossimo intervento? Il dubbio rimane, ma quello di fondo è un altro. E’ davvero possibile che la Rai non fosse a conoscenza dei contenuti dell’intervento del Re del Clan? Se si, non è stato rischioso concedergli di parlare a scatola chiusa? E se no, e quindi Celentano ha “violato” i patti, perchè non dirlo chiaramente? Forse un giorno sapremo.