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Sanremo: Morandi difende Celentano. Ed il suo spot

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Disposto a tutto per il Festival. Anche a rimanere in mutande, come finora sul palco dell’Ariston era successo solo a Teo Teocoli, protagonista di una celebre imitazione dell’allora sindaco di Milano Gabriele Albertini, ma come lo stesso Morandi già fece in Uno di Noi, lo spettacolo del sab...

Celentano

Disposto a tutto per il Festival. Anche a rimanere in mutande, come finora sul palco dell’Ariston era successo solo a Teo Teocoli, protagonista di una celebre imitazione dell’allora sindaco di Milano Gabriele Albertini, ma come lo stesso Morandi già fece in Uno di Noi, lo spettacolo del sabato sera vecchio ormai di dieci anni. Questo quanto dichiarato al settimanale Oggi da Gianni Morandi a sei giorni dal via della 64° edizione della kermesse canora più famosa del mondo, la seconda consecutiva affidata alla conduzione dell’eterno ragazzo della canzone italiana. La simpatica provocazione di Morandi è una risposta al tormentone che da anni ormai (diciamo da circa trent’anni, di fatto con la nascita dell’Auditel…) accompagna Sanremo. Ma come saranno gli ascolti? Morandi si dice fiducioso, per tanti motivi: dalla qualità delle canzoni (che la “spalla” Papaleo ha definito “al passo con i tempi: le canzoni d’amore usano sempre meno”) al buon affiatamento che si respira nella squadra dei conduttori fino al carnet di ospiti.

Le attenzioni della critica intanto continuano a concentrarsi su Adriano Celentano, giunto martedì in Riviera e messosi subito al lavoro per le prime prove, più forte delle polemiche che non si spengono tra cachet da urlo e beneficenze che non convincono tutti. In difesa dell’amico Morandi ha attaccato i politici sostenendo che “con tutto quanto succede nella politica italiana prendersela con Celentano sarebbe pretestuoso. Adriano accompagna e racconta l’Italia da cinquant’anni come meglio non potrebbe fare”. Ma denaro a parte la curiosità è legata a quanti saranno gli interventi del Molleggiato e soprattutto quando, se distribuiti nel corso delle cinque serate oppure solo in due di esse, ma soprattutto al contenuto dei monologhi. “Adriano avrà libertà totale” fanno sapere dalla Rai, peraltro preparata ad assorbire il flusso di polemiche. L’ultima è legata ad uno spot d’annata datato 1987, quando Celentano presentò Fantastico, ripescato per l’eccezione, che vede Celentano invitare i telespettatori a cambiare canale per spostarsi su Canale 5.

Per fortuna l’avvicinarsi dell’evento spegne naturalmente le polemiche ma la speranza è che con il trascorrere dei giorni si possa parlare anche di musica, che è e deve rimanere la vera protagonista dei cinque giorni dal momento che ormai è rarissimo ascoltare delle canzoni in prima serata sui canali generalisti italiani. La forza delle note dovrebbe essere superiore a quella di qualunque ospite, ma in questo senso è sempre l’Auditel a farla da padrone. Celentano è una macchina di ascolti e come tale la Rai lo sfrutterà così come potrebbe sfruttare Roberto Benigni, del quale si parla insistentemente come ospite d’eccezione nella serata del giovedì intitolata “Viva l’Italia”. Benigni e Celentano insieme a Sanremo non si erano ancora mai visti: ma Morandi è pronto a tutto…