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Scienza: il controllo della mente altrui è possibile

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Immaginate di eliminare del tutto la comunicazione verbale e di poter trasmettere direttamente i propri pensieri e idee ad un’altra persona tramite l’intervento di un computer. Uno scenario avveniristico? Non proprio, visto che un recente esperimento dell’Università di Washington ha evidenz...

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Immaginate di eliminare del tutto la comunicazione verbale e di poter trasmettere direttamente i propri pensieri e idee ad un’altra persona tramite l’intervento di un computer. Uno scenario avveniristico? Non proprio, visto che un recente esperimento dell’Università di Washington ha evidenziato che si possono “catturare” i pensieri altrui per poi pilotare anche i movimenti delle persone a distanza. I ricercatori hanno dimostrato che tutto ciò può essere realizzato con un computer: ecco come si è svolto l’esperimento e quali sono stati i risultati ottenuti.

I volontari che hanno partecipato all’esperimento hanno indossato un elmetto in testa per effettuare l’encefalogramma: i sensori hanno così individuato i segnali del cervello e li hanno inviati ad un computer. Una volta decodificati, tali segnali sono stati mandati ad un’altra persona, anche questa dotata di elmetto. Nel momento in cui il primo soggetto pensa di voler muovere una mano, il computer cattura il segnale e lo trasforma in impulso elettrico che arriva al secondo soggetto, che poi effettivamente muove la mano. I volontari dell’esperimento si trovavano in edifici dislocati a distanza di circa un chilometro uno dall’altro.

Mentre in un edificio il primo paziente era stato piazzato davanti ad un gioco nel quale il suo compito era di difendere una città assediata e per questo utilizzava un cannone (non doveva però muovere alcun comando, ma soltanto pensare di sparare con l’arma), nell’altro edificio il volontario sedeva con la mano sul comando che controlla il cannone. Nel momento in cui i due cervelli entravano in contatto, la mano si muoveva e premeva per sparare. Certo, non è possibile avere il controllo totale di una persona come fosse un burattino, ma questi primi risultati sono abbastanza incoraggianti.

Gli scienziati stanno già pensando alla realizzazione di un apposito dispositivo che sia capace di decodificare impulsi complessi riuscendo a trasferire pensieri e concetti da un cervello all’altro. La ricerca potrebbe dare risultati importanti da applicare ad esempio in ambito scolastico, per il trasferimento delle conoscenza da un soggetto ad un altro.