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Scoperto giro di pedofili a Salerno: riti magici e abusi sui bambini

Piccola vittima di abusi sessuali

La Procura di Salerno ha scoperto tra la zona di Eboli e il Cilento un giro di pedofilia in cui presunti maghi e santoni drogavano e poi abusavano delle loro vittime. Alcune erano maggiorenni.

Scoperta fatta dalla Procura di Salerno

La Procura di Salerno, grazie a decine d’inchieste avviate tra la zona di Eboli e la nota subregione campana del Cilento, ha scoperto un giro di pedofilia da parte di presunti maghi e santoni, che coinvolgevano numerosi bambini in orge a base di cocaina. Tra le vittime tra l’altro non c’erano soltanto minori, ma anche persone maggiorenni fragili e facilmente condizionabili. Per questo la maxi-indagine è stata ancora più difficile, poiché dal 9 aprile 1981, con la cosiddetta sentenza 96, è stato abolito il reato di plagio, che puniva con la reclusione da 5 a 15 anni “chiunque sottoponesse una persona – maggiorenne, appunto – al proprio potere, in modo da ridurla in totale stato di soggezione”, ma alla fine è stato possibile dimostrare che vi sono stati anche casi simili. I particolari della vicenda sono disgustosi e raccapriccianti: ecco un caso indicato come il più eclatante, scoperto dagli inquirenti salernitani, e riguardante abusi sessuali che, in case private, venivano commessi proprio nei confronti di bambini.

Il caso più eclatante

Contesto degli abusi

Il caso più eclatante è stato scoperto nel piccolo paese di Polla, situato a ridosso dei monti Alburni, nell’altopiano di Vallo di Diano, nel Cilento, dove in una casa di campagna un’anziana donna e suoi figlio seviziavano quelli che rispettivamente erano i nipotini e i figli di 4, 5 e 11 anni, “condendo” gli abusi con riti magici. Le accuse per i presunti responsabili sono di violenza sessuale, induzione alla prostituzione minorile e maltrattamenti aggravati dal vincolo di parentela con le piccole vittime. Queste ultime sono state sottoposte a rituali orgiastici a cui avrebbero partecipato anche altre persone non ancora identificate. I bimbi, rappresentati dalla curatrice speciale, avvocata Viviana Caponigro, hanno raccontato di sacrifici animali con galline macellate e di uomini incappucciati che abusavano di loro, inoltre gli inquirenti si sono avvalsi nell’inchiesta di una serie di intercettazioni.

Il precedente

Mano di bambino abusato

Nell’aprile scorso, a Campagna, in provincia di Salerno, era emerso un caso simile, ma i quattro imputati sono stati tutti assolti. Erano accusati di aver violentato un bimbo di 5 anni praticando riti satanici. Dopo che il padre del piccolo era stato condannato a 12 anni di carcere per violenze di gruppo sul figlioletto, erano finiti in manette la nonna paterna, la zia paterna e due uomini, amici del padre. Il bambino aveva parlato agli inquirenti di messe nere celebrate con coppe di sangue e aveva detto di essere stato violentato da persone vestite di nero che lui chiamava “lupi”. Tuttavia nonostante si trattasse di un racconto raccapricciante, non è bastato a convincere il giudice della colpevolezza dei quattro imputati. Il pubblico ministero aveva chiesto 9 anni di reclusione per la zia della presunta piccola vittima, 11 per la nonna e per gli altri due uomini finiti a processo – disegnati dal bambino mentre erano al lavoro -. Le due donne, invece, erano accusate di aver taciuto gli abusi commessi sul minore loro parente.