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Sedicenne autistico consegue master in fisica quantistica, QI più alto di quello di Einstein

sedicenne autistico

Jacob Barnett è un sedicenne autistico con un quoziente intellettivo superiore a quello di Einsten: si è iscritto all'Università a dieci anni

Ha sedici anni e sta per portare a termine un Master in Fisica Quantistica: si chiama Jacob Barnett e la sua storia ha dell’incredibile. Con un quoziente intellettivo più alto di quello di Einstein, il sedicenne ha alle spalle una storia non facile. A soli 2 anni i medici gli avevano diagnosticato una grave forma di autismo. Ai genitori erano state poche speranze: si pensava, infatti, che avrebbe avuto difficoltà anche nelle normali attività di lettura e scrittura.

A dieci anni l’iscrizione all’Università

Jacob non si mai arreso. “Mio figlio – spiega la madre – combatte ogni giorno con una grave forma di autismo. La sua è una battaglia costante contro la malattia. Deve superarsi ogni giorno: ci sono cose di se stesso con le quali prende le misure quotidianamente“.

Certamente saranno rimasti sconvolti i medici che a due gli hanno diagnosticato l’autismo quando, a soli dieci anni, Jacob si è iscritto all’Università. Il ragazzo soffre della sindrome di Asperger, una grave forma di autismo, e per aiutare i ragazzi e le ragazze che come lui fanno i conti quotidianamente con la malattia ha fondato un’Associazione. Senza arrendersi e facendo ogni giorno passi da gigante ha portato avanti gli studi universitari, intraprendendo anche la carriera da tutor per studenti, qualcuno anche più grande di lui.

“Ho l’Asperger: non dovrei essere qui, avevano detto che non avrei mai parlato”

Lo stesso Jacob, con ironia, in un discorso che ha tenuto all’università ha parlato della diagnosi dei medici. “Non dovrei essere qui“, ha affermato spiegando che “mi avevano detto che non avrei mai parlato“. La malattia di cui soffre è la sindrome di Asperger, un disturbo dello sviluppo imparentato con l’autismo. A differenza delle più conosciute teorie sull’autismo, l’Asperger non influenza l’intelligenza, la comprensione e l’autonomia.

Il nome deriva dallo psichiatra austriaco Hans Asperger: il merito è dovuto alla psichiatra inglese Lorna Wing che nel 1981 ne ha attestato i meriti e portato alla conoscenza gli studi. Le persone che soffrono della sindrome hanno difficoltà nelle interazioni sociali, tendono a ripetere sempre gli stessi schemi di comportamento che hanno caratteristiche stereotipate.

Disturbi correlati

A differenza dell’autismo non si rilevano nei soggetti colpiti dal disturbo ritardi nello sviluppo cognitivo o del linguaggio. Esistono, però, correlazioni con altri disturbi di tipo psichico: è il caso del disturbo non verbale dell’apprendimento, della fobia sociale, della scarsa igiene personale e del disturbo schizoide della personalità. Nella diagnosi della sindrome vengono presi in considerazione, dunque, anche disturbi correlati ad altre malattie come la depressione, l’ansia e il disturbo ossessivo-compulsivo.

Un’altra caratteristica fondamentale per diagnosticare la sindrome di Asperger è la tendenza, sviluppata nei bambini e nei ragazzi, ad interessarsi di tematiche specifiche. È il caso di Jacob che, con un quoziente intellettivo superiore a quello di Einstein, ha fatto della Fisica Quantistica la sua ragione di vita, arrivando a conseguire un Master specifico a soli sedici anni.