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I semi di chia fanno dimagrire?

semi di chia

La Chia, nota anche coma Salvia hispanica, è una pianta con un'origine molto antica (sembra che presso gli Aztechi in epoca precolombiana avesse un'importanza pari alla pianta del mais) che viene ancora oggi coltivata in Messico e Guatemala. I suoi semi, ricchi di omega-3, hanno un valore nutrizio...

La Chia, nota anche coma Salvia hispanica, è una pianta con un’origine molto antica (sembra che presso gli Aztechi in epoca precolombiana avesse un’importanza pari alla pianta del mais) che viene ancora oggi coltivata in Messico e Guatemala. I suoi semi, ricchi di omega-3, hanno un valore nutrizionale simile a quelli del lino e del sesamo.

Entrando nello specifico, 100 g di semi di chia contengono 330 di calorie e 5 g di acqua, 42 g di carboidrati, 38 g di fibre, 31 g di fibre e 15.5 g di proteine: si tratta perciò di semi molto ricchi dal punto di vista nutrizionali, poiché contengono proteine e lipidi, ma anche fibre vegetali, antiossidanti e sali minerali. La straordinaria caratteristica di questi semi è il fatto che ognuno di essi contiene tutti gli amminoacidi essenziali, le componenti essenziali che il corpo umano non può sintetizzare da sé e che è perciò costretto ad assumere attraverso l’alimentazione. I lipidi sono difficili da digerire: meglio optare per la farina di semi di chia, le cui componenti vengono assorbite fino all’80%.

Gli altri benefici di questi semi riguardano la pressione arteriosa, che viene mantenuta in equilibrio grazie al notevole apporto di sali minerali, l’intestino, poiché sono ricchi d’acqua, la lotta alla celiachia poiché contengono molti carboidrati ma sono privi di glutine, la glicemia, poiché sono scarsi di grassi e possono essere assunti anche da soggetti diabetici. Arriviamo ora al nodo: per i soggetti in dieta? Grazie alla capacità di questi semi di creare una specie di gel una volta nello stomaco, creano un duraturo senso di sazietà nell’individuo. Inoltre contengono, come già detto, una discreta quantità di acidi grassi “omega-3”, che si occupano di una serie di funzioni fondamentali per l’organismo, come l’attività anti-infiammatoria, l’equilibrio del sistema immunitario, l’incremento del colesterolo “buono” HDL e, a livello di SNC, collaborano in trattamenti di patologie nervose come la schizofrenia e anche la depressione.