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Sesso orale, aumenta il rischio tumore per gli uomini

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Sesso orale, fumo aumentano rischio tumori non solo alle donne, ma anche e soprattutto agli uomini.

Una vita sessuale soddisfacente, completa di sesso orale, senza tabù non migliora solo il rapporto di coppia, ma si dice che allunghi e migliori il tenore e le aspettative di esistenza. Purtroppo, se da un lato questo è vero, dall’altro si dovrebbe andare con cautela. Da ricerche fatte infatti è emerso che il sesso orale aumenta il rischio di tumori, soprattutto negli uomini. Quale potrebbe essere il motivo e come può tutelarsi chi ha rapporti anche occasionali? Lo sviluppo di tumori orofaringei è più alto per chi fuma e ha più di cinque partner nel corso della vita. Tutta colpa del papilloma virus, un nemico insidioso anche per i maschi. Il ricorso ai vaccini si è dimostrato però efficace.

Sesso orale e tumori, il rischio aumenta per gli uomini

Quando si sente parlare di Hpv, il pensiero corre immediatamente alle ragazze ed al genere femminile. Il cancro al collo dell’utero è uno dei principali spauracchi per le donne, che abitualmente ricorrono a test di screening.

In realtà sono vari i tipi di tumore che il pailloma virus umano provoca e gli uomini non sono esenti da questo rischio. Il 50% dei tumori dell’organo riproduttivo maschile, il 90% dei tumori dell’ano e, in numero sempre crescente, dei tumori dell’orofaringe sono dovuti a rapporti sessuali. In particolare al sesso orale.

Per il 2017 si stimano 1900 casi, di cui ben 1500 negli uomini, e un terzo di questi sono causati dall’Hpv. In generale, quindi gli uomini hanno una probabilità 5 volte superiore rispetto alle donne di infettarsi, e spesso non sono consapevoli di essere portatori del virus.

I tumori di bocca e faringe aumentano con il sesso orale

Da uno studio della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, pubblicato su Annals of Oncology, è emerso che il rischio maschile di infettarsi con il virus nel cavo orale, varia da uomo a uomo.

Il margine di differenza dipende dal numero di partner con cui si pratica sesso orale e dall’essere o meno fumatori. Nell’ambito femminile la probabilità varia tra 0,7 e 1,5%. E’ infatti proporzionale al numero di partner.

Il maschio fumatore che ha rapporti orali con più di 5 persone si arriva quasi al 15%. I numeri della ricerca arrivano dall’america, ma anche in Italia il risultato non cambia. “Dall’inizio del Duemila, si osserva un aumento dei tumori orofaringei negli uomini, correlati all’Hpv”spiega Lisa Licitra, direttore di Oncologia medica dei tumori della testa e del collo all’Istituto nazionale tumori di Milano, che continua: ” il nuovo studio ha il merito di aver definito i rischi su un numero di persone molto più grande rispetto a quanto era stato fatto in precedenza, oltre 9 mila”.

Gli uomini che fanno sesso orale con molti partner rischiano di più il cancro

Il virus, spiega l’oncologa, si trova normalmente nell’area genitale e perianale. Se queste vengono a contatto con la bocca, il passaggio nella mucosa oro-faringea è abbastanza scontato. Nella maggior parte dei casi l’infezione si risolve spontaneamente e il virus sparisce. In altri casi, però, si annida e può dare luogo al contatto con il virus. Non è questione di orientamento sessuale: non sembra, cioè, esserci una modalità di trasmissione privilegiata, donna-uomo o uomo-uomo“.

La sigaretta è già un fattore di rischio per diverse forme tumorali delle vie aeree, orofaringe compresa. “Si può quindi ipotizzare – continua la Licitra – che in una persona che abbia avuto diversi partner sessuali, e che quindi ha maggiore probabilità di aver incontrato l’Hpv, attraverso il sesso orale, il fumo aggravi lo stato di infiammazione e faciliti l’evoluzione dei tessuti verso forme tumorali. È possibile che il fumo agisca anche sulle capacità difensive del sistema immunitario a livello delle mucose: il fumo di marijuana, per esempio, è stato associato a un maggiore rischio di infezione da Hpv orale, si crede proprio per la sua attività immudepressiva. Bisognerebbe verificare se lo stesso vale anche per quello di sigaretta”.

Sesso orale, sfoghiamo l’ora della fantasia

Per proteggersi quindi è bene limitare il numero di partner con cui si pratica sesso orale, non fumare e vaccinarsi contro l’Hpv. In Italia, la campagna vaccinale è partita nel 2007, all’inizio era rivolta alle ragazze dagli 11 anni.

Da quest’anno 2017, sono coinvolti anche i maschi della stessa età. I vaccini disponibili proteggono fino a 9 ceppi oncogeni del virus. “In altri paesi come l’Australia, dove è in corso una grande campagna vaccinale che dal 2013 coinvolge anche i maschi, i primi dati ci dicono che il vaccino è estremamente efficace nel ridurre le infezioni a livello genitale in entrambi i generi” .

Questo spiega Antonio Cristaudo, direttore di Dermatologia infettiva presso gli Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma. “Uno studio, presentato all’Asco, American Society of Cancer Oncology, a giugno ha mostrato anche che è sufficiente una sola dose per ridurre dell’88% la presenza del virus nel cavo orale“.

Hpv, vaccino monovalente, efficace e sicuro nel tempo

Non solo l’Australia, ma anche: Austria, Nuova Zelanda, Stati Uniti e alcuni stati del Canada hanno predisposto, o lo stanno facendo, campagne vaccinali aperte ai ragazzi. “Ci aspettiamo quindi che nei prossimi anni, continua Cristaudo, aumentino velocemente anche i dati relativi all’efficacia preventiva dei vaccini sui principali tumori maschili: orofaringe, ano e pene”. Il momento migliore per vaccinarsi è quello della prepubertà, ma alcuni dati mostrano che potrebbe
essere efficace anche in chi è già venuto a contatto con il virus.

Attenzione al fumo, ma anche al sesso orale, il virus attacca anche e principalmente gli uomini.