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Sesso tra poliziotte e detenuti nel carcere di Verziano: la procura indaga.

Carcere di verziano

Agenti donne della polizia penitenziaria avrebbero avuto rapporti sessuali con detenuti del carcere di Verziano. Non siamo sul set di un film hard ma in un carcere, di quelli veri con sbarre vere, detenuti veri e autentici agenti della polizia penitenziaria. Due di esse, in servizio presso il ca...

Agenti donne della polizia penitenziaria avrebbero avuto rapporti sessuali con detenuti del carcere di Verziano.

Non siamo sul set di un film hard ma in un carcere, di quelli veri con sbarre vere, detenuti veri e autentici agenti della polizia penitenziaria.

Due di esse, in servizio presso il carcere di Verziano, sono finite sotto accusa: avrebbero intrattenuto rapporti sessuali con alcuni detenuti, violando il regolamento che proibisce qualsiasi tipo di relazione tra agenti della polizia penitenziaria e i galeotti.

La faccenda andrebbe avanti da parecchio tempo. In tanti sapevano ma nessuno parlava, almeno fino ad ora; perché la notizia è arrivata in Procura. Le indagini sono scattate immediatamente e le due agenti sono state identificate ma sono ancora tanti gli aspetti da chiarire, pertanto nessun provvedimento è stato preso.

Per adesso una delle donne è in malattia, l’altra si è trasferita volontariamente al carcere di Bollate. La direttrice del carcere, Francesca Lucrezi – riferisce Il Giorno – avrebbe consegnato un rapporto dettagliato su quanto accaduto nel carcere di Verziano. Ora la Procura dovrà fare luce sulla vicenda, capire se lo scandalo riguarda altri agenti e soprattutto chi altri sapeva.

Tommaso Buonanno, procuratore capo di Brescia preferisce non commentare la vicenda mentre i sindacati si augurano indagini rapide. Antonio Fellone, segretario nazionale del Sinappe, dice:

Chi ha l’autorità deve fare chiarezza in fretta. Preferiamo non entrare nel merito della vicenda, vogliamo però sottolineare che a fare emergere il caso sono stati gli stessi agenti in servizio a Verziano. Il lavoro quotidiano degli operatori non può essere messo in dubbio.

Mentre Carlo Lopresti, Coordinatore Regionale Cgil della Polizia Penitenziaria, attacca la stampa:

Come spesso succede quando si affrontano temi che riguardano la Pubblica amministrazione, la stampa fa di tutta un’erba un fascio ignorando il danno che ne deriva. Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà al Corpo della Polizia Penitenziaria in particolar modo al personale Femminile di Verziano.