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Sgarbi sul Crocifisso: "La scuola deve tenerlo"

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Vittorio Sgarbi torna a parlare di argomenti inerenti all'islam, alle radici cristiane d'Italia e dell'Occidente ed in particolare della questione del Crocifisso nelle aule scolastiche, ampiamente dibattuta anche sui media. Sulla sua pagina Facebook  il famoso critico d'arte ha scritto che "Chi t...

Vittorio Sgarbi torna a parlare di argomenti inerenti all’islam, alle radici cristiane d’Italia e dell’Occidente ed in particolare della questione del Crocifisso nelle aule scolastiche, ampiamente dibattuta anche sui media. Sulla sua pagina Facebook il famoso critico d’arte ha scritto che “Chi toglie il Crocifisso dalle scuole è un vigliacco. Il Cristianesimo è civiltà”. L’aveva già sostenuto più volte nei dibattiti televisivi in questi ultimi anni, per esempio durante una puntata della trasmissione Virus nel novembre del 215, puntata in cui ha asserito che il Crocifisso fa parte della nostra cultura e toglierlo è una forma di “autolesionismo insensato”. Insensato è anche pensare anche che quell’Uomo in Croce non sia un simbolo universale e che possa far male a qualcuno, facendolo sentire discriminato. Il riferimento è chiaramente ai musulmani, ma anche a quei non musulmani che vorrebbero farlo rimuovere per non offenderli o per non sentirsi offesi. Vittorio Sgarbi si è anche scontrato più di una volta con membri della famosa organizzazione Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (U. A.A.R.), che ne sostenevano la rimozione, e ne ha parlato anche come soggetto assolutamente ricorrente nella storia dell’arte – essendo un critico, Sgarbi non poteva certo prescindere da questo fatto per motivare il proprio punto di vista -.