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Sgomberi, Raggi: "Priorità a chi aspetta casa da 10 anni"

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Roma, sgombero a piazza Indipendenza: la Raggi dichiara che la priorità verrà data a coloro che aspettano casa da 10 anni

Non si sono ancora spenti i riflettori sugli sgomberi di Roma, che hanno creato una serie di polemiche. La questione è sorta in merito alle modalità scelte per allontanare i migranti alloggiati in un palazzo di piazza Indipendenza. Ci riferiamo ai fatti relativi allo scorso 24 agosto, ampiamente riportati e forieri di grandi polemiche.

Cosa è successo a Roma?

Lo sgombero, cominciato all’alba, doveva liberare un immobile che da tempo era abusivamente occupato da un centinaio di persone. Tra questi famiglie con bambini piccoli, migranti e rifugiati politici. Le operazioni si sono trasformate nel giro di pochissimo in una vera e propria guerriglia urbana, che ha visto forze dell’ordine e sgomberati gli uni contro gli altri.

La posizione della Sindaca Virginia Raggi

A distanza di qualche giorno dagli spiacevoli accadimenti, interviene la sindaca di Roma, Virginia Raggi, per cercare di dare risposte a coloro che chiedono a gran voce una soluzione rispetto ad un problema che non è stato risolto, ma solo accantonato: quello abitativo.

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Quali sono le priorità in questo momento?

La Raggi non ha dubbi: “La posizione del Comune è molto chiara. Noi sul tema dell’emergenza abitativa dobbiamo dare priorità a chi sta aspettando una casa da decenni”. Appare dunque assolutamente evidente che la Sindaca non intende cedere all’idea che si possano occupare abusivamente degli immobili.

“Direi che è andata bene. La posizione del Comune è molto chiara, dobbiamo dare assolutamente la priorità alle persone che attendono casa da decenni e alle persone fragili, ossia agli anziani, i disabili e le mamme con bambini. Questa soluzione è stata proposta ripetutamente, e continuerà ad essere ancora proposta dal Comune di Roma alle persone che sono attualmente in strada. Purtroppo hanno rifiutato più volte e noi continueremo perché questa è la direzione da prendere.”.

Come fare?

Continua così, la Raggi, aggiungendo che non ha senso mettere in atto una guerra tra poveri e che vanno ascoltate le esigenze di tutti, non dimenticando però chi da tempo è in attesa di una sistemazione, di avere un posto in cui vivere, di trovare una soluzione dignitosa per condurre la propria vita e quella dei suoi cari.

Ovviamente il problema non è da ascrivere solamente alla Capitale ma, come ha continuato la sindaca, del problema deve essere interessata anche la regione Lazio: “Per quanto riguarda l’emergenza abitativa – ha aggiunto – siamo in contatto con la Regione e continueremo a completare il percorso per una nuova definizione di questa linea, sempre nel percorso della legalità. Tutte le istituzioni sono concordi – ha concluso – nel dire che non bisogna scatenare guerra tra poveri, questa è la posizione ufficiale.”.

Cosa dichiara la Raggi rispetto agli sgomberi?

Onde evitare che si ripetano situazioni spiacevoli e tutt’altro che facili da gestire come quella già accaduta, Virginia Raggi preferisce essere drastica e assolutamente chiara: “Il comune sta facendo la sua parte ma deve essere chiaro che non dovranno essere tollerate nuove occupazioni: su questo, gli interventi per ristabilire la legalità da parte delle forze dell’ordine avranno il pieno sostegno dell’amministrazione capitolina.”.