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Sicilia: falsi disabili e altre truffe. La regione paga soldi anche a persone morte da anni

Sicilia: falsi disabili e altre truffe. La regione paga soldi anche a persone morte da anni

Secondo un rapporto dell'azienda sanitaria di Palermo anche i deceduti hanno beneficiato dell'assistenza H24. Il Governatore chiede spiegazioni alle Aziende sanitarie coinvolte. Sta diventando  un caso e  uno scandalo, ancora una volta in Sicilia. Dal rapporto consegnato al governatore Rosario Cr...

Secondo un rapporto dell’azienda sanitaria di Palermo anche i deceduti hanno beneficiato dell’assistenza H24. Il Governatore chiede spiegazioni alle Aziende sanitarie coinvolte.

Sta diventando un caso e uno scandalo, ancora una volta in Sicilia. Dal rapporto consegnato al governatore Rosario Crocetta, risulta che anche persone defunte avrebbero beneficiato dell’assistenza gratuita. Numeri gonfiati secondo l’indagine. Assistenza anche ai morti titolano le testate dei giornali. Ed è subito polemica agguerrita sui social. 55 Distretti socio-sanitari coinvolti e diversi comuni.

Il Governatore ha chiesto alle Aziende sanitarie di effettuare le dovute verifiche sui dati dei tabulati. Ha chiesto di confrontarli con il numero dei disabili. Sembra che solo a Misilmeri, ci siano più disabili che in tutto il Piemonte. L’Agenzia Ansa ha consultato l’informativa dell‘Asp (azienda sanitaria), dalla quale risultano i dati trasmessi dai distretti socio-sanitari. Anche la Regione Sicilia indaga sul caso.

Nello specifico risulterebbe che i dati siano stati gonfiati e non corrispondano alla realtà. In base ai dati in possesso dell’Assessorato pare che i disabili nel distretto di Misilmeri non sono 110 ma solo 47. Inoltre 15 persone inserite in quegli elenchi risultano decedute. I cosiddetti falsi invalidi sono titolari di accompagnamento. Si tratta di invalidi al 100% sulla carta. E godrebbero anche della legge 104 per portatori di handicap grave.

Partinico e Misilmeri, sono i paesi dove sono in corso le indagini sugli elenchi forniti dai distretti socio-sanitari all’assessorato alla Famiglia. A Partinico invece i disabili gravi non sono 156 ma 56. I dati che emergono da queste verifiche sono incredibili. L’Azienda sanitaria a questo punto valuterà tutti i casi, soprattutto quelli di chi è stato escluso dall’assistenza e dalla legge 104.

Da quanto dichiarato si evince che queste verifiche sono state disposte per non incorrere in errori di valutazione dovuti sia alla vetustà della documentazione presentata. Sia alla eventuale comparsa di un aggravamento della disabilità che nell’ultimo anno potrebbe aver fatto assumere lo status di disabilità gravissima.

La vicenda si arricchisce di nuovi particolari. Pare che in Sicilia anche un obeso sia considerato disabile. Anche questa è malasanità. In Sicilia i disabili gravissimi sono anche coloro che hanno un deficit della memoria. Altri avrebbero turbe del comportamento. Fra il 2013 e il 2015 i disabili in Sicilia sono aumentati notevolmente rispetto ad altre regioni italiane. In tutte le province della regione, negli ultimi anni, sono stati registrati forti incrementi di disabili gravissimi. I disabili in molti casi sono raddoppiati.

Bisogna anche dire che la valutazione dei casi è sottoposta a diversi organi nelle diverse province siciliane. Le unità di valutazione sono strutture composte da assistenti sociali, medici e psicologi. In altri casi la valutazione è affidata ai Comuni oppure alle Asp. Crocetta aveva anche chiesto un aumento del fondo destinato ai disabili.

La settimana scorsa 2500 disabili veri hanno manifestato davanti alla sede della Regione. Alla manifestazione era presente anche Pif, che ha gridato a Crocetta di dimettersi se non è in grado di dare assistenza.

Il Governatore Crocetta dichiara dentro quei numeri ci sono dei falsi. Poi continua Si fa assistenza non ai disabili veri ma a Comuni che fanno clientelismo.

Il paese al centro dello scandalo è amministrato dal Pd. La sindaca Rosalia Stadarella, Domenica scorsa, ha telefonato al Presidente della regione per comunicargli tutta la sua indignazione per la vicenda.