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Sinodo, Comunione ai divorziati da valutare caso per caso

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178 voti a favore, 80 contrari e 7 astenuti, con il quorum a due terzi fissato a 177 voti. Questi i numeri tiratissimi del Sinodo che si è espresso sui 94 paragrafi della relazione finale in tema di rapporti fra la dottrina e il popolo cattolico. A destare particolare attenzione è stato l'argom...

178 voti a favore, 80 contrari e 7 astenuti, con il quorum a due terzi fissato a 177 voti. Questi i numeri tiratissimi del Sinodo che si è espresso sui 94 paragrafi della relazione finale in tema di rapporti fra la dottrina e il popolo cattolico.

A destare particolare attenzione è stato l’argomento relativo alla Comunione ai divorziati risposati, sul quale è arrivata una decisione che sembra un nulla di fatto, ma, in realtà, non lo è. La decisione è che non si può decidere una volta per tutte, ma occorrerà valutare caso per caso come procedere. Forse non è una vittoria per l’ala progressista del Sinodo, ma di certo è una sconfitta per il gruppo più conservatore, composto da circa 80 padri sinodali, secondo i quali, sul tema, non ci dovrebbe neppure essere discussione, perché la Comunione ai divorziati risposati non va concessa, punto e basta. Più che una posizione rigida, è una posizione rigorosa, all’interno della quale la volontà di cambiamento è però riuscita, con i risultati di questo Sinodo, a inserire un’apertura, piccola eppure enorme.

Ora la parola passa proprio al Papa che, alla luce di quanto espresso dal Sinodo, deciderà se redigere un documento sulla famiglia.