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Lo Smartphone ci sta rendendo degli zombie. Distratto un italiano su due

Lo Smartphone ci sta rendendo degli zombie. Distratto un italiano su due

Lo smartphone sta diventando sempre più un mezzo di distrazione di massa. E con la realtà aumentata la situazione rischia di peggiorare Anche se abbiamo fretta e sarebbe utile prestare la nostra attenzione ai nostri impegni, è difficile rinunciare allo smartphone. Al punto che, per non togliere ...

Lo smartphone sta diventando sempre più un mezzo di distrazione di massa. E con la realtà aumentata la situazione rischia di peggiorare

Anche se abbiamo fretta e sarebbe utile prestare la nostra attenzione ai nostri impegni, è difficile rinunciare allo smartphone. Al punto che, per non togliere gli occhi allo schermo, non ci accorgiamo di cosa accade attorno a noi. Tantomeno dei pericoli che corriamo. Una sindrome definita ”smartphone walking”, a ricordare la camminata priva di vita degli zombie in cui metaforicamente ci travestiamo quando l’attenzione è tutta rivolta al display. Accade ovunque, sempre più spesso.

Anche in Italia, dove dalla sindrome dello “smartphone walking sarebbe affetto il 53% della popolazione “digitale”, secondo una ricerca fatta da Found!, la prima Mood Communication Agency italiana. Founf ha utilizzato, come dati, oltre 5000 segnalazioni raccolte negli osservatori sparsi per le 5 maggiori città italiane, avvalendosi di un panel di 25 esperti tra psichiatri e sociologi: così si sono esaminati quali sono i comportamenti “tecnologici” urbani più pericolosi per la pubblica sicurezza.

Una sindrome non solo diffusa, ma che provoca un numero sempre maggiore di incidenti, perfino mortali: per rifarci al caso americano, negli Stati Uniti le visite al pronto soccorso dovute alla “smartphone walking” sono aumentate di oltre il 100% rispetto al 2010. Il contesto coinvolge in particolar modo i mezzi di trasporto, pubblici e provati: non si contano le persone distratte investite in mezzo alla strada o gli incidenti con le aperture e chiusure delle metropolitane.

Ma torniamo all’Italia: anche in questo caso, donne e uomini si differenziano per l’uso dello smartphone (lui guarda soprattutto le partite di calcio, lei si intrattiene con la musica durante le lunghe sedute di shopping), ma la sindrome resta trasversale e colpisce in età molto precoce. Le città maggiormente colpite sono Milano e Roma, le app che maggiormente attivano il fenomeno sono Whatsapp, instagram e, ovviamente, pokemon Go.