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Smog classico e fotochimico: cos'è e in cosa consiste

Smog Roma

Quanti tipi di smog ci sono? Che differenza esiste e come affliggono la salute?

Smog: cos’è e in cosa consiste? Smog classico e non solo. Ecco alcune informazioni su un fastidioso problema che affligge le nostre città da moltissimi anni. industry-2744638_640

Smog significato

La parola smog proviene dall’inglese “smoke”, che significa fumo e da “fog”, che vuol dire nebbia. Esistono due tipi di smog: il primo è simile a quello di Londra e un altro è simile a quello di Los Angeles. La differenza tra questi tipi di smog consiste nel fatto che il primo è dovuto all’azione del biossido di zolfo e l’altro a quella di ossidi di azoto, carbonio e ozono. Solitamente si presenta come una foschia o una nebbia nera. In base all’intensità dell’inquinamento e dei vapori tossici rilasciati. Nel 1905 venne presentato per la prima volta come pericolo ambientale.

Smog ambientale e smog fotochimico

Nello specifico, vengono chiamati rispettivamente smog classico (quello ambientale nelle città come quella di Londra) e smog fotochimico (quello di Los Angeles). Lo smog classico ha luogo quando c’è poco sole e il vento è moderato. In poche parole, avviene principalmente nel periodo autunnale e invernale. Lo smog fotochimico, invece, avviene soprattutto d’estate ed è molto più intenso di quello classico. Con le temperature alte, l’azione fotochimica è molto più accelerata e può costituire un grosso problema per la salute dell’essere umano. Non solo, lo smog fotochimico può essere molto pericoloso anche per animali e piante.

Effetti ambientali dello smog

Le foglie delle piante, infatti, possono assorbire una vasta quantità di agenti inquinanti che causano grossi danni. L’evoluzione e la conseguente entità di tali danni non può tuttavia essere prevista. Ciò vuol dire che, poiché la cosa dipende anche da determinate condizioni meteorologiche, non è possibile prendere precauzioni adeguate. Lo smog contribuisce al cosiddetto fenomeno di “effetto serra”. Ciò vuol dire che rilascia nell’ambiente alcune formazioni di gas (GAS Serra appunto) quali anidride carbonica e anidride solforosa. Tali gas formano nell’aria anche ossidi di zolfo e di azoto che portano alle piogge acide. Piogge con acidità (pH) inferiore a 5, che con la gravità del loro peso si depositano sul suolo e sulle strutture deteriorandole. Le deposizioni acide sono pertanto la risultante di alterazioni chimico-fisiche a cui vanno incontro i gas già presenti nell’atmosfera, zolfo, azoto, anidride carbonica. Particelle alquanto dannose per edifici, statue, marmo e altri minerali.

Finora, però, quello classico ha avuto conseguenze ben più gravi dello smog fotochimico. L’azione dello smog classico si è rivelata molto spesso letale, al punto da causare migliaia di morti. Questo, naturalmente, quando lo smog è salito alle stelle, ossia quando ha raggiunto l’apice dell’inquinamento cittadino.
Per ciò che concerne lo smog fotochimico, invece, ha causato forti irritazioni agli occhi e seri problemi di respirazione.