> > Social Music City: cinque curiosità

Social Music City: cinque curiosità

Social Music City

Alla scoperta di Social Music City 2017, l'evento milanese che raduna nel capoluogo meneghino il meglio della scena dance internazionale.

Social Music City 2017

Sono passati esattamente tre anni dalla nascita di Social Music City, il “Milan Public Dancefloor” che per la prima volta nel 2004- all’epoca alla Fabbrica del Vapore – faceva scorrere nelle arterie della città meneghina i suoni e i ritmi più trendy della scena dance internazionale. Un evento che, da allora fino a questa quarta edizione – in partenza il prossimo 30 aprile presso lo Scalo di Porta Romana -, ha mantenuto inalterata la sua vocazione di happening continuo innervato nel tessuto cittadino. Una scelta che, al netto di alcune problematiche che auspichiamo risolte in questa edizione, dati alla mano si è rivelata vincente.

Le carte di Social Music City

Sicuramente il successo dell’evento milanese passa principalmente da qui. Ovvero dal fatto di fare della città, dei suoi luoghi (anche quelli meno affascinanti o suggestivi) e della sua gente i veri protagonisti delle serate. Un approccio “dal basso” che si è immediatamente rivelato redditizio e gradito dal pubblico. A fare il resto, poi, ci pensano i musicisti che si alterneranno al timone di comando della consolle. Tanto per cominciare, il 30 aprile si parte con il superdivo canadese Richard Hawtin, gli italo-tedesco-americano-canadesi Tale of Us, il bavarese Recondite e il milanese Somne.

About Social Music City 2017

Volete saperne di più sull’evento milanese? Leggete le prossime righe, e scoprirete alcune cose che probabilmente non vi sono completamente note.

1. Buona reputazione vs. cattiva reputazione

Non tutti amano incondizionatamente l’evento. Anzi, mentre in molti ne magnificano il succedersi di ottimi DJ e producer nel programma, tantissimi altri, soprattutto online, lamentano scarsa organizzazione, prezzi da discoteca di lusso, scortesia del personale e controllo sicurezza praticamente inesistente.

2. Repetita iuvant

L’esordio di Social Music City nel 2014 prevedeva in cartellone, Tale Of Us, Dixon, Recondite e Somne. Ebbene, la nostalgia deve avere fatto breccia nel cuore degli organizzatori, tanto che, Dixon a parte – rimpiazzato da Richard Hawtin -, la line up della serata d’esordio 2017 è esattamente la stessa.

3. La squadra

Social Music City è il risultato dello sforzo congiunto di quattro delle principali società di promoting degli eventi notturni su Milano e dintorni: Intellighenzia Electronica, Amnesia Milano, Dude Club e Loud & Contact. Come dire, l’unione fa la forza.

4. Pop-up event

In inglese, tale espressione indica quel tipo di attività, perlopiù ricreative o culturali, che utilizzano spazi pubblici o privati originariamente destinati a tutt’altro. La filosofia di Social Music City è proprio quella della riqualificazione urbana di spazi abbandonati e/o dimessi. Una prassi che ha già dato i suoi frutti anche altrove, ad esempio a Roma con il recupero della Ex Dogana di San Lorenzo.

5. C’è posto per tutti

L’area presso lo scalo ferroviario abbandonato di Porta Romana scelta per questa edizione può ospitare fino a circa 13.000 persone. E malgrado i numeri non esattamente da dancefloor, molte serate promettono già il tutto esaurito.