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Sottoli, sequestrati 15mila prodotti alimentari in pessime condizioni

Sottoli

Circa quindicimila prodotti alimentari (soprattutto sottoli) conservati in pessime condizioni sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Napoli

Circa quindicimila prodotti alimentari (soprattutto sottoli) conservati in pessime condizioni sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli.

Sottoli, sequestrati dalla Guardia di Finanza quindicimila prodotti alimentari in pessime condizioni

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno sequestrato all’interno di una azienda nel comune di Giugliano in Campania un ingente quantitativo di prodotti alimentari, che erano stati stoccati e conservati in pessime condizioni e pronti per essere immessi nel circuito commerciale.

In particolar modo, la Guardia di Finanza ha individuato un’impresa completamente sconosciuta al fisco e dedita all’attività conserviera di prodotti ortofrutticoli, alimentari ed imbottigliamento del vino. Si tratta di un’azienda operante senza alcuna autorizzazione sia commerciale che sanitaria.

Ma non è finita qui. All’interno dell’impresa sono state trovate anche tre persone intente a lavorare, ma non regolarmente assunte. Il responsabile dell’impresa è stato segnalato all’autorità giudiziaria competente.

Per questo motivo, sono state sotto sequestro l’intera azienda, un’area di circa 350 metri quadrati e diverse attrezzature necessarie per la produzione industriale. Tra questi strumenti, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto: pentole industriali in alluminio, bollitori in ferro, vasche in plastica, silos, impastatrici, insaccatrici per salumi, materie prime e prodotti finiti. Ma anche circa 15.000 bottiglie contenenti passata di pomodoro, salumi ed insaccati e circa 100 bottiglie di vino pronte per essere inserite nella filiera alimentare.

Il precedente caso di prodotti alimentari sequestrati

Ma questo è stato solamente l’ultimo caso di prodotti alimentari che sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza negli ultimi tempo. Lo scorso agosto, infatti, durante un controllo presso una nota azienda di trasformazione e commercializzazione di prodotti agroalimentari biologici della Capitanata, i carabinieri hanno messo sotto sequestro circa 6500 km di zucchine disidratate a rondelle in quanto etichettate come biologiche ma risultate, a seguito delle indagini effettuate dagli agenti, provenienti da agricoltura convenzionale.

I prodotti che sono stati sequestrati erano pronti commercializzazione verso il mercato nordeuropeo con il quale la nota azienda, con il quale l’azienda in cui è avvenuta l’operazione aveva stipulato dei contratti di fornitura che non sono stati portati a termine grazie al tempestivo intervento dei militari dell’Arma. Anche in quella circostanza, il titolare dello stabilimento è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di frode nell’esercizio del commercio.