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Spagna, cucciolo di delfino spiaggiato muore “traumatizzato” dalle carezze e dai selfie dei bagnanti

I bagnanti lo toccano

Un cucciolo di delfino, una femmina, finito su una spiaggia di Mojácar, nella provincia di Almeria, è morto per le carezze e per i selfie dei bagnanti. La denuncia degli animalisti.

 

La storia

A questo delfino è andata bene

Dalla Spagna arriva la triste storia di un cucciolo di delfino, una femmina, finito sulla spiaggia di Mojácar, nella provincia di Almeria, che sarebbe morto “traumatizzato” per le carezze e per i selfie dei bagnanti, incuriositi di trovarselo davanti. Il piccolo aveva perso la mamma e l’orientamento nuotando, oppure era malato, così si era ritrovato a riva. Esperti dell’associazione animalista spagnola Equinac hanno stabilito che è morto per via di un arresto cardiocircolatorio dovuto alle motivazioni che abbiamo detto – il coordinatore dello stabilimento balneare ha riferito che alcuni bambini avevano pure coperto involontariamente lo sfiatatoio, praticamente le “narici” del cetaceo – e un loro membro ha provveduto a portarne via la carcassa.

La vicenda, che sarebbe avvenuta l’11 agosto, sta avendo molta eco sui media spagnoli e l’associazione Equinac ha raccomandato ai bagnanti di non toccare mai i delfini spiaggiati che eventualmente vedono, per non provocare loro un trauma maggiore di quello che subiscono trovandosi sulla terra ferma e quindi non avendo ovviamente la possibilità di respirare. Piuttosto l’Equinac ha esortato la gente a chiamare il 112 per gli opportuni soccorsi. Il portavoce dell’associazione, Manu Rodríguez, ha scritto sul social: “Molte persone non riescono a sentire l’empatia per un essere vivente spaventato, affamato, senza la madre e terrorizzato. Nel loro egoismo – ha proseguito l’attivista per i diritti degli animali nel suo accorato messaggio – tutto quello che vogliono è fotografare e toccare queste creature del mare, anche se l’animale è in preda a un forte stress”.

I precedenti

L'hanno condannato a morte

Un episodio analogo si era verificato nel gennaio dello scorso anno sulla spiaggia di San Bernardo del Tuyù, in Argentina. Sempre nel Paese sudamericano, un mese più tardi, un cucciolo di delfino era stato addirittura tirato fuori dall’acqua perché i vacanzieri potessero scattare foto-ricordo ed accarezzarlo. L’animale, tanto più per il sole cocente che c’era quel giorno, è morto per disidratazione. L’episodio aveva scatenato un’ondata d’indignazione sul web e la Fondazione ambientale locale, aveva lanciato un appello simile a quello fatto nei giorni scorsi dell’associazione spagnola, sottolineando quanto siano delicati i delfini; in particolare, vista la zona, i delfini che vivono tra Argentina, Brasile ed Uruguay. Oltretutto quella specie sacrificata per le foto-ricordo, ovvero la franciscana, è sotto tutela da parte dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), in quanto in mare ve ne sono meno di 30mila esemplari. Perciò la specie è considerata “vulnerabile”.