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Spagna, Tabernas: il deserto europeo dove è nato il Western all'italiana

Spagna, Tabernas: il deserto europeo dove è nato il Western all'italiana

Spagna. Andalusia. Provincia di Almeria. Tabernas. E' l'unico deserto in Europa ed è stato teatro di molti spaghetti western firmati Sergio Leone.

tabernasAltri deserti, in Europa, non ce ne sono. È l’unico. Il deserto di Tabernas si trova in Spagna, nella provincia di Almeria. Ed è tra questi ruvidi canyon, che Sergio Leone ha deciso di ambientare molti dei suoi indimenticabili “Spaghetti Western“, complice un’ambientazione da far west che tanto ricorda le immense distese dello Utah, negli Stati Uniti.

Deserto di Tabernas: dove si trova?

tabernasIl deserto di Tabernas è situato a 30 chilometri dalla città di Almeria, a circa 400 metri circa di altitudine. Si tratta di un vasto territorio di quasi 2.000 chilometri quadrati e circondato dalla Sierra de los Filabres e Alhamilla. Deve il suo buon numero di riprese cinematografiche alle sue particolarità orografiche che lo rendono molto simile alle aree polverose e solitarie d’oltreoceano. Il suo aspetto lunare e il suo clima particolarmente secco lo trasformarono nel luogo ideale per le riprese di quei film. Capolavori nati da una collaborazione italo-spagnola nei lontani anni ‘60, che divennero famosi con il nome di “Spaghetti Western”. Il loro indiscusso maestro fu Sergio Leone.

tabernasI luoghi dei set

Chi di voi non ricorda i saloon con quelle sonore scazzottate a effetto domino? Oppure la chiesa con tanto di sermone domenicale e i villaggi indiani tra falò, bufali e tende? Ma anche la polvere sollevata al passaggio delle carovane e i cavalli lanciati al galoppo nelle praterie. Villaggi sperduti dove i “buoni” vanno a caccia dei “cattivi”. Tutti scenari che, ad oggi, sono ancora visibili.

tabernasAlcuni di essi si possono visitare a pagamento, come la casa della Cardinale in “C’era una volta il West“. Altri, invece, sono da stanare tra le gobbe terrose del deserto da percorrere solo in jeep. Il riferimento va al ponte saltato in aria di “Giù la testa“. O al circolo di pietre del celebre duello in “Per qualche dollaro in più“. Scene memorabili che hanno segnato un’epoca e forgiato l’infanzia di molti di noi. E dove ancora risuonano le intramontabili colonne sonore di Ennio Morricone.

Il celebre sigaro di Clint Eastwood ne “Il Buono, il Brutto, il Cattivo”, ha diffuso le sue spire di fumo proprio tra le vallate di questo paesaggio brullo. E questa terra rossastra e battuta dal vento ha fatto da sfondo a una sperduta San Miguel. Ma anche allo squallido paesino di Agua Caliente, oggi poco abitato, silente, dalle case bianchissime e dai volti diffidenti.

tabernasMini Hollywood, Texas Hollywood, Western Leone. Ecco i set costruiti ad hoc a quei tempi e tutt’ora funzionanti, luoghi ottimali dove far ancora rivivere lo sconfinato e desolato territorio a cavallo tra Messico e Stati Uniti. Villaggi di legno dove si impiccano i malfattori, ci si azzuffa sul selciato e le donne attendono sulle soglie con la mano contro il sole e le ampie gonne sollevate dal vento. Si può passeggiare tra saloon e ranch, tra la banca e le pompe funebri, attraverso le prigioni, l’ufficio dello sceriffo e l’atelier del barbiere. Tutto è perfettamente conservato. Peccato che la grande avventura del mitico far west sia ormai un ricordo del passato. E che sia molto improbabile vedere nuovamente una troupe cinematografia calpestare, ancora una volta, questo terreno.

Foto: Emanuela Crosetti