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Sport e ciclo mestruale: l’attività fisica durante quel periodo del mese

sport e ciclo mestruale

Sfatiamo subito un mito che condiziona l’attività fisica di molte donne: sport e ciclo mestruale non sono incompatibili. Dire il contrario è falso. Le donne vivono il ciclo mestruale in modo soggettivo, c’è chi s’isola completamente dal mondo, s’infila il pigiama e va a letto e chi mette...

Sfatiamo subito un mito che condiziona l’attività fisica di molte donne: sport e ciclo mestruale non sono incompatibili. Dire il contrario è falso.

Le donne vivono il ciclo mestruale in modo soggettivo, c’è chi s’isola completamente dal mondo, s’infila il pigiama e va a letto e chi mette l’assorbente in borsa cercando di vivere la sua condizione nel modo più naturale possibile – com’è giusto che sia – andando a lavorare, uscendo con gli amici e fare tutte quelle cose che caratterizzano la vita quotidiana.

Che si tratti di andare in palestra, fare una bella corsa all’aria aperta, dedicarsi alla danza o a qualsiasi altro sport, si può, anche con il ciclo mestruale. Anzi, fa bene! Bisogna tenere presente che le endorfine che si generano quando ci alleniamo, hanno (tra gli altri) un effetto analgesico, quindi, aiutano a diminuire il dolore.

L’unica parola d’ordine è “moderazione”. Insomma, non chiedete al vostro corpo più di quanto esso possa darvi, ma questa è una regola che vale sempre quando si pratica attività fisica.

Qualche problema si può comunque verificare durante la combinazione tra sport e ciclo mestruale. In particolare, facciamo riferimento a due problemi: L’oligomenorrea e l’amenorrea. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

Sport e ciclo mestruale: oligomenorrea e amenorrea

L’oligomenorrea è un’alterazione del ritmo del ciclo mestruale. Quando si soffre di oligomenorrea, le mestruazioni giungono a intervalli superiori ai 35 giorni ma comunque inferiore ai tre mesi. Questo problema presenta fattori di rischio non trascurabili come l’infertilità, l’osteoporosi, malattie cardiovascolari, cancro uterino e diabete mellito di tipo 2.

È bene precisare che sono tanti i fattori che possono provocare l’oligomenorrea, quindi, il semplice fatto di svolgere attività sportiva non può necessariamente essere la causa. Inutile dire che bisogna consultare immediatamente un ginecologo.

L’amenorrea è, detto in parole povere, l’assenza di mestruazioni. Esistono due tipi di amenorrea: una detta primaria, l’altra secondaria. Il primo caso è specifico di donne che non hanno mai avuto mestruazioni fino al compimento del sedicesimo anno d’età. Il secondo caso riguarda quelle donne con il ciclo regolare che presentano l’assenza di mestruazioni per almeno sei mesi consecutivi.

Questo problema si può riscontrare in donne che hanno scarse riserve di grasso (cosa comune in chi fa sport). Il cervello può interpretare la poca massa grassa come un fattore di pericolo e quindi, a scopo precauzionale, interrompe il ciclo mestruale.

Sport e ciclo mestruale: quali gli effetti sulle prestazioni?

Ora la domanda che tutte le atlete, o almeno quelle che svolgono attività agonistica, si pongono: sport e ciclo mestruale, quali gli effetti sulle prestazioni? Iniziamo con il dire che il ciclo si divide in tre fasi, ovvero, premestruale, mestruale e post mestruale.

Nelle prime due fasi, il corpo vive un periodo di adattamento durante il quale si può verificare un aumento di peso, ritenzione idrica, aumento della pressione intraoculare, gonfiore addominale e aumento del volume uterino.

Questi adattamenti possono influire negativamente sulla prestazione. In questi casi è consigliabile modificare il programma di allenamento. È bene per chi si allena oltre le 5 volte a settimana, eliminare una seduta. Bisogna ridurre il carico di lavoro del 10 o 15% e aumentare la fase di recupero tra una serie e/o esercizio e l’altro.