> > Squalo bianco avvistato a largo di Rimini: c'è da aver paura?

Squalo bianco avvistato a largo di Rimini: c'è da aver paura?

squalo bianco

Un grande squalo bianco è stato avvistato da alcuni pescatori nelle acque di fronte a Rimini, si avvicina a un'imbarcazione con alcune persone a bordo, grande paura.

Uno squalo bianco sulle spiagge italiane, grande paura a Rimini. Non è affatto uno scherzo, pare davvero che sia stato avvistato quest’oggi da alcuni pescatori, a poca distanza dalla spiaggia. L’animale, lungo circa 3 metri e mezzo, si è avvicinato all’imbarcazione e ai suoi occupanti che si trovavano a 15 miglia dalla costa.

A quanto pare, però, la paura ha lasciato quasi subito lo spazio all’emozione. Il gruppo di turisti, infatti, avrebbe ad un certo punto gradito la inconsueta presenza, lanciandosi in riprese amatoriali con i loro telefoni, per poter immortalare la presenza dello squalo bianco.

C’è da dire, alla fine di questa per fortuna felice avventura, che questo incontro con il grande squalo bianco, purtroppo sempre più raro da fare, conferma ancora una volta la presenza di questo straordinario predatore nel mare Mediterraneo.

squalo bianco

Lo squalo bianco

Il Carcharodon carcharias (Linnaeus, 1758), chiamato anche grande squalo bianco, carcarodonte o talvolta semplicemente squalo bianco o pescecane, è un pesce condroitto della famiglia dei Lamnidi. Unico rappresentante vivente del genere Carcharodon, questo squalo è il più grande pesce predatore esistente sul pianeta.

Protagonista di tanti documentari e pellicole per il cinema (tra i quali un celebre film di Steven Spielberg), è la specie di squalo più conosciuta e studiata al mondo. Il grande squalo bianco sembra essere apparso sul pianeta durante il Miocene mentre il più antico fossile conosciuto è stato datato come risalente a 16 milioni di anni fa.

Sostanzialmente cosmopolita è diffuso particolarmente in acque fredde o temperate tra gli 11 e 24 °C, sulla costa o al largo. È particolarmente presente al largo delle coste meridionali dell’Australia, del Sudafrica, della California, del Messico, del nord-est degli Stati Uniti e nell’isola messicana di Guadalupe, in Nuova Zelanda. È tuttavia possibile trovarlo anche in acque più calde, come ai Caraibi.

Presente anche nel mar Mediterraneo dove vi è una zona di riproduzione nell’area che comprende Sicilia, Malta e Tunisia. Uno studio del 2010 effettuato sul patrimonio genetico di squali bianchi presenti in Turchia, Tunisia e Sicilia e pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society ha ipotizzato che gli squali bianchi del mediterraneo siano arrivati dall’Australia 450.000 anni fa attraverso lo Stretto di Gibilterra a causa di un errore nel seguire le correnti marine e che non siano più riusciti ad uscirne.

Lo squalo bianco, descrizione.

È una specie sempre massiccia, seppure di corporatura variabile. Muso di forma conica, un po’ bombato nella parte inferiore. Ha occhi scuri e rotondi, è privo di membrana nittitante e ha cinque fessure branchiali, le quali possono pompare acqua soltanto se lo squalo è in movimento. La prima pinna dorsale è grande e falciforme e inizia a livello dell’estremità posteriore di quelle pettorali anch’esse falciformi. La seconda pinna dorsale comincia a livello della pinna anale, ed entrambe sono di piccole dimensioni.

Tutte le pinne sono senza spina dorsale. La pinna caudale è grande e a forma di mezzaluna simmetrica, anche se in realtà la parte superiore è leggermente più lunga di quella inferiore. Il peduncolo caudale è depresso in senso dorso-ventrale, in modo da formare due ampie carene sui lati. Il colore è bianco nella parte inferiore del corpo, mentre ha tonalità variabili dal grigio al blu, talvolta ardesia, nella parte superiore.

La linea di separazione tra le due colorazioni è netta e frastagliata, e proprio grazie a questa doppia colorazione la visibilità dello squalo bianco viene ridotta, perché si presenta scuro se visto dall’alto e chiaro se visto in controluce.

La pelle dello squalo bianco (come quella degli altri squali) non è ricoperta di vere e proprie scaglie, ma di dentelli dermici appuntiti, che misurano da qualche decimo di millimetro a 1 cm, costituiti da una dentina ricoperta di smalto; hanno come funzione principale quella di far scorrere in modo altamente idrodinamico l’acqua lungo il corpo dello squalo, e inoltre lo proteggono dai parassiti.