> > Strage di Erba: i dettagli dell'omicidio

Strage di Erba: i dettagli dell'omicidio

dettagli

Tanti di voi si ricorderanno di Olindo e Rosa, protagonisti della strage di Erba. Oggi ripercorriamo i dettagli di quell'efferato omicidio.

La strage di Erba è stato un episodio, un fatto atroce che ha avuto luogo a Erba, in provincia di Como, nel dicembre del 2006. Un fatto di cui ancora oggi, a distanza di tempo, si parla e si continua a discutere. La strage, l’omicidio è avvenuto nella casa dei due, ovvero Olindo e Rosa, che hanno ucciso con coltello e spranga Raffaella Castagna, il figlio, la madre e la vicina di casa con il suo cane. Il marito della vicina è riuscito a salvarsi, in quanto gli assassini pensavano fosse morto. In seguito alla strage, l’appartamento venne bruciato.

Nel luglio 2011, la Suprema Corte della Cassazione di Roma ha ritenuto colpevoli Olindo Romano e Rosa Bazzi. Nel 2008, i due sono stati condannati all’ergastolo e due anni dopo la loro pena è stata confermata.

L’omicidio

Come detto, l’omicidio è avvenuto l’11 dicembre del 2006. Verso le 20,20, un appartamento all’interno di un cortile prende fuoco. I vicini, di cui uno è pompiere, entrano nell’appartamento in fiamme per aiutare e salvare le persone all’interno. All’interno trovano un uomo ferito, che viene allontanato dalle fiamme. Spingendosi più in là, scoprono il corpo senza vita di Raffaella Castagna. In seguito, grazie all’intervento dei vigili del fuoco che giungono per spegnere le fiamme, si scoprono altri cadaveri. Tra i cadaveri, vi sono quelli di Raffaella Castagna, del figlio, della madre di lei e della vicina di casa, oltre al cadavere del cane. L’unico sopravvissuto alla strage è Frigerio, il marito della vicina di casa.

Raffaella, disoccupata e volontaria in un centro di disabili e madre del piccolo, sarebbe stata colpita con una spranga, per poi essere stata accoltellata e sgozzata. La madre di Raffaella è morta in seguito a colpi di martello e spranga, il bambino sarebbe morto dissanguato sul divano dopo aver ricevuto un colpo alla gola recidendo la carotide. Al piano superiore è stato trovato il corpo senza vita di Valeria, la vicina di casa, la quale era giunta per aiutare dopo l’incendio divampato nella casa. La vicina avrebbe subito coltellate e sprangate che hanno portato al decesso. L’altro corpo è quello del cane, morto a causa del monossido di carbonio. Il marito della vicina è stato aggredito, ma si è salvato.

In base alle indagini, si pensò subito che gli assassini fossero due, di cui uno mancino.

I colpevoli

Le indagini dei carabinieri di Erba portano ad Azouz Marzuk, il padre del piccolo e il marito di Raffaella. Sebbene non si trovasse in Italia, molti pensarono che fosse lui il responsabile. Inoltre sui di lui pendeva l’accusa di spaccio di droga.

Olindo Romano e Rosa Bazzi

Oltre ad Azouz, le ricerche si concentrano su Olindo Romano e Rosa Bazzi. I vicini di casa avevano avuto in passato alcuni problemi con Raffaella e inoltre, in seguito alla strage, adottarono un comportamento anomalo, in quanto si finsero disinteressati a quanto stava succedendo. Le forze dell’ordine non si fidano di loro e per questo la loro casa, i loro vestiti e l’auto vengono perquisiti. I due presentavano ferite che cominciarono a porre dei dubbi ai carabinieri nelle indagini. Ci furono controlli sulla loro casa, l’auto, ecc.

Il 9 gennaio, in seguito a un interrogatorio, i due sono arrestati con l’accusa di omicidio. Inoltre, sono due persone molto chiuse e riservate. Raccogliendo informazioni sulla loro vita, si scopre che Rosa fu violentata quando era molto piccola, ma non denunciò mai e lo stesso Olindo ebbe una rissa per alcuni problemi con i suoi familiari. Olindo è accusato di omicidio plurimo pluriaggravato e lei di concorso in omicidio. Si parla di alcuni diverbi avuti con Raffaella che sarebbe stata aggredita e percossa proprio da Rosa.

Nel gennaio del 2007 i due confessano di essere i colpevoli della strage e spiegano anche i dettagli dell’omicidio. Poco dopo ritrattano, in quanto sarebbero stati obbligati a raccontare la verità perché temevano di essere separati.

I processi

Si comincia poi con il processo dove i coniugi ritrattano quanto detto dicendo di non essere loro i responsabili. Durante il processo di primo grado, i due sono totalmente assenti e si scambiano effusioni e parole dolci. Intervengono poi i testimoni che parlano di liti, diverbi e minacce tra loro e Raffaella.

Durante il febbraio del 2008, a parlare è l’unico testimone della strage, l’unico sopravvissuto, ovvero Mario Frigerio, il marito della vicina. E’ proprio lui a confessare che i responsabili della strage di Erba sono Olindo e Rosa. Il processo a carico loro continua a base di confessioni, poi ritrattano, ecc.

Nel novembre del 2008 i coniugi sono accusati di essere gli assassini della strage di Erba e sono condannati all’ergastolo con isolamento diurno per tre anni. La corte stabilisce anche un risarcimento così diviso: 500 mila ai Frigerio, 60 mila ad Azouz e 20 mila ai residenti in Tunisia. Il 3 maggio la Corte di Cassazione riconosce colpevoli della strage Olindo Romano e Rosa Bazzi.