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Stretching: a cosa serve, come e quando bisogna eseguirlo

Stretching: a cosa serve, come e quando eseguirlo

Lo stretching per alcuni è ritenuto una pratica superflua, addirittura pericolosa, per altri è quasi sacro, vediamo quando e perchè andrebbe praticato. Prima di parlare di stretching, è importante sottolineare che la cosa principale in qualunque sport è il riscaldamento muscolare. Un muscolo ...

Lo stretching per alcuni è ritenuto una pratica superflua, addirittura pericolosa, per altri è quasi sacro, vediamo quando e perchè andrebbe praticato.

Prima di parlare di stretching, è importante sottolineare che la cosa principale in qualunque sport è il riscaldamento muscolare. Un muscolo freddo è soggetto a infortuni, inoltre un buon riscaldamento è in grado di apportare una serie di benefici durante la pratica sportiva.

Solo dopo aver eseguito un buon riscaldamento, entro una decina di minuti massimo, si può passare alla seduta di allenamento vero e proprio. E’ qui che entra in gioco lo stretching, per la precisione lo stretching attivo, una serie di movimenti che mantengono caldo il muscolo e agevolano l’ afflusso sanguigno e l’elasticita muscolare nei movimenti che eseguirete successivamente. Per questo motivo lo stretching attivo da il meglio se viene eseguito con movimenti simili all’allenamento che andremo ad eseguire. Uno stretching statico invece rischia di annullare i benefici del riscaldamento, facendo raffreddare la muscolatura e non produce risultati positivi sugli esercizi che andrete a eseguire.

Finita la sessione di allenamento possiamo passare allo stretching statico, esercizi di rilassamento che aumentano la capacità elastica tendinea e distendono la muscolatura che possono essere eseguiti come singolo allenamento se si vuole aumentare l’elasticità corporea, ruolo in cui diventa fondamentale.

Quindi si, lo stretching va praticato ma va scelto quello corretto in base al tipo di attività che andremo a svolgere e al risultato che si vuole ottenere. Inoltre è molto importante eseguirlo nel modo corretto, prestando particolare attenzione alla tecnica, altrimenti è meglio evitarlo.

Molto importante: gli allungamenti non devono produrre dolore, se effettuandoli sentite dolore o dopo averli praticati sentite tirare i muscoli vuol dire che sono stati eseguiti in modo scorretto, in questo caso è consigliabile rivolgersi a un esperto.
Il segreto è cercare il punto limite, fermarsi esattamente in quel punto e tenere la posizione, non cercate di andare oltre o andrete incontro a stiramenti e lesioni.