> > Stupro di Rimini, 15 nordafricani sospettati: due testimonianze

Stupro di Rimini, 15 nordafricani sospettati: due testimonianze

Rimini

Continuano le indagini da parte della Squadra Mobile per quanto riguarda lo stupro avvenuto qualche sera fa a Rimini: quindici nordafricani sospettati

Continuano le indagini da parte della Squadra Mobile per quanto riguarda lo stupro avvenuto qualche sera fa su una spiaggia a Rimini. Queste indagini hanno portato ad una quindicina di sospettati, tutti nordafricani.

Stupro Rimini, indagini ad un punto di svolta: quindici nordafricani sospettati

Le indagini sul brutale stupro avvenuto qualche sera fa a Rimini sono arrivate ad un punto di svolta. La Squadra Mobile di Rimini, infatti, ha continuato a lavorare per cercare di ritrovare coloro che sono ritenuti colpevoli di quanto avvenuto.

Le indagini hanno portato a quindici sospettati. Sono tutti nordafricani, in prevalenza tunisini ed algerini. Al momento, però, nessuno di loro risulta essere indagato. Gli uomini della Squadra Mobile sono arrivati a questo risultato incrociando diverse testimonianze con le telecamere di sorveglianza. Nei filmati, circa una decina, registrate dalle telecamere di videosorveglianza si possono vedere i quattro aggressori prima e dopo la violenza e lo stupro nei confronti della coppia di amici polacchi.

L’indagine tradizionale è stata inoltre implementata da quella tecnica e scientifica. Di questa indagine se ne sta occupando in special modo gli esperti dello Sco, il Servizio centrale operativo della polizia, i quali stanno analizzando i flussi telefonici avvenuti nelle ore di quella notte nelle zone in cui sono avvenute le violenze.

I filmati delle telecamere di videosorveglianza

Secondo quanto rivelato dal Corriere della Sera, nelle immagini inoltre si possono osservare giovani dalla pelle olivastra. Due di essi però avevano il cappuccio della felpa in testa e dunque risultano essere meno riconoscibili per questo motivo.

L’aspetto dei quattro non sembra essere particolarmente trasandato, ma anzi un video più nitido fa vedere delle persone all’apparenza abbastanza curate. In particolar modo, i fotogrammi sono stati catturati da una telecamera posizionata sulla strada che è stata percorsa dal gruppo di aggressori (dopo lo stupro nei confronti della turista polacca avvenuto al Bagno 130) verso la Statale Adriatica.

Le testimonianze

Inoltre, grazie a quanto raccontato da due diversi testimoni gli inquirenti credono che non si tratti di sprovveduti e nemmeno di sbandati, ma di persone che comunque hanno fatto uso di sostanze stupefacenti che si sono procurati spacciandole. Durante quella serata, i quattro giovani aggressori potrebbero aver assunto una droga da sciogliere in acqua.

Le deposizioni dei due testimoni sono state messe in cima al fascicolo aperto dalla Procura di Rimini per violenza sessuale e rapina.