> > Stupro a Villa Borghese, si cerca un 20enne. L'indignazione dei politici.

Stupro a Villa Borghese, si cerca un 20enne. L'indignazione dei politici.

Foto simbolo

Si cerca il responsabile dello stupro di ieri notte nel parco di Villa Borghese a Roma nei confronti di senzatetto tedesca di 57 anni: forse è un 20enne dell’Est anche lui senza fissa dimora.

L’episodio

Luogo romantico ma c'è stato uno stupro

E’ caccia all’uomo che ieri notte, domenica 17 settembre, al parco di Villa Borghese, a Roma, ha legato, derubato e violentato una donna tedesca di 57 anni, una donna senza fissa dimora da sei mesi nella Capitale.

La vittina una senzatetto

Il responsabile del gesto sarebbe un ragazzo tra i 20 e i 25 anni, probabilmente dell’Est Europa, di pelle bianca, che sapeva parlare l’italiano. La vittima dell’aggressione è stata trovata e soccorsa da un tassista che stava percorrendo il vicino viale Washington: era nuda, legata ad un palo per i polsi e le caviglie e in bocca aveva un fazzoletto che non le consentiva di urlare. “Mi ha afferrato per i capelli, picchiato e violentato. A un certo punto sono riuscita a scappare, ma lui mi ha raggiunto, mi ha legato i polsi per non farmi muovere e sono continuati gli abusi”, ha riferito – una volta liberata – la donna, la quale ha anche aggiunto di essere stata derubata di 40 euro dal suo aggressore. Per ora, dopo che lo stupro è stato confermato dal personale dell’Ospedale Santo Spirito – dove la vittima, ancora sconvolta, è stata ricoverata – è stato aperto un fascicolo con l’accusa di violenza sessuale a carico di ignoti, ma le telecamere di sorveglianza potrebbero aiutare ad identificare lo stupratore, che potrebbe nascondersi tra i senzatetto della zona.

Le dichiarazioni di Raggi e Zingaretti

Hanno condannato lo stupro

Sulla vicenda sono intervenuti alcuni esponenti politici, primi fra tutti la sindaca di Roma Virginia Raggi ed il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che hanno lasciato dei commenti su Twitter. La Raggi ha scritto: “Ancora violenza sulle donne. L’ennesimo atto mostruoso, ignobile e inaccettabile che non deve restare impunito”. Parole simili ha twittato Zingaretti: “Questo ennesimo stupro non deve lasciare senza parole. Prima di tutto assicurare giustizia, insieme alziamo la voce contro la violenza sulle donne”.

Dichiarazioni di altri politici

Indignazione per la vicenda è stata espressa anche dall’assessore allo sviluppo economico capitolino Adriano Meloni, che su Twitter ha scritto: “Solidarietà alla vittima della brutale aggressione a Villa Borghese. Spero sia trovato presto il responsabile. #Roma respinge la violenza”.

Sull’inquietante caso si sono pronunciati pure il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, e Mara Carfagna, portavoce di Forza Italia alla Camera e già ministra delle Pari Opportunità nel Governo Berlusconi IV. Il primo ha twittato: “Basta, ormai è una vera e propria epidemia! Galera e castrazione chimica. Punto. Il resto sono solo parole”; mentre la seconda ha scritto in una nota: “Ormai quasi ogni giorno vengono riportate notizie di stupri, l’ultimo, terrificante, questa notte nella storica villa Borghese, in pieno centro a Roma. Non si può più tergiversare, non si può più stare inermi davanti a tutte queste donne che vengono violate nel modo più brutale possibile”. Nella sola Capitale, quella alla senzatetto 57enne tedesca che dorme nel parco di Villa Borghese, è stata la terza violenza sessuale in poco più di una settimana, dopo quella perpetrata molto vicino alla stazione Termini nella notte tra l’8 e il 9 settembre nei confronti di una turista finlandese di 20 anni da parte di un 22enne bengalese e dopo il tentato stupro ai danni di una turista 23enne belga da parte di un 26enne arabo-israeliano nella notte tra martedì 12 e mercoledì 13, sulla scalinata dell’Ara Pacis, a pochi metri dal Campidoglio. Per cercare di risolvere il drammatico problema, ha scritto ancora Mara Carfagna “Servono azioni sinergiche a tutti i livelli, servono più pattugliamenti in strada e serve che le città, soprattutto quelle grandi, siano dotate di sistemi di videosorveglianza”. Ciò è possibile dal 2009 quando nel decreto anti-stupri fu previsto che “Per la tutela della sicurezza urbana, i comuni possono utilizzare sistemi di videosorveglianza in luoghi pubblici o aperti al pubblico”.