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Tafferugli a Roma davanti al MIUR: 3 contusi tra manifestanti e polizia

Tafferugli a Roma

Tafferugli a Roma tra polizia e manifestanti dei Cobas e degli Unicobas davanti al MIUR. Bilancio degli scontri: 2 manifestanti e un poliziotto contusi.

Attimi di pura tensione oggi in via Trastevere 76, sede del MIUR. Attimi che hanno visti coinvolti gli uomini della Polizia di Stato e i manifestanti del Cobas e Unicobas scuola. Si è sfiorato lo scontro più volte mentre gli uomini dei sindacati di base tentavano di spezzare il cordone della polizia. L’intento era quello di raggiungere i manifestanti di un altro corteo in Piazza Montecitorio. Corteo che, come ha precisato la Questura, non era autorizzato da nessuna delle autorità cittadine. Solo la manifestazione di Montecitorio era prevista e autorizzata. I partecipanti sono, secondo la Questura, circa 300. Non sono mancati però dei piccoli tafferugli a Roma all’interno di questa piccola manifestazione non programmata.

Tafferugli a Roma

La questura di Roma, in un comunicato stampa ha fatto sapere che i suoi uomini hanno agito solo come mera barriera. Non è stato dato nessun ordine di alleggerimento della pressione esercitata dai manifestanti. Non sono comunque mancati piccoli episodi di scontro tra manifestanti e polizia. Il bilancio è piuttosto leggero: 2 manifestanti contusi e un poliziotto contuso. Piccoli tafferugli, roba da poco fortunatamente che avrebbe potuto facilmente degenerare in scontri peggiori. Fortunatamente ha prevalso il buon senso e la la manifestazione si è mantenuta pacifica. Concluso questo irregolare episodio davanti al Ministero dell’Istruzione, i manifestanti si sono spostati verso Montecitorio, come da programma.

Al momento la città di Roma è in stato di caos: le vie di comunicazione sono attualmente bloccate a causa dello sciopero dei mezzi di trasporto. Stessa situazione di Roma in altre città d’Italia come Venezia e Milano. A questo si aggiungono le manifestazioni di protesta contro il mancato sblocco dei salari dei dipendenti statali del sistema scolastico. La loro battaglia verte sul fatto che gli stipendi sono congelati da più di due anni. Nel frattempo è stata varata la legge di bilancio che prevede esigui finanziamenti rivolti verso l’università e la scuola pubblica. L’esiguità dei finanziamenti, ha detto il premier Gentiloni, è dovuto alla esiguità stessa delle risorse disponibili. Non ha mancato però di sottolineare l’importanza del finanziamento per le università e il loro potenziamento. Sono infatti luoghi su cui puntare e che potenzialmente offrono opportunità e posti di lavoro. Non mancano lamentele, come dimostrano le manifestazioni di piazza. Una giornata estremamente movimentata quella della Capitale.

Al momento non si hanno altre notizie sulla manifestazione, né sul suo stato di aggiornamento. Si attendono nuove notizie previste per le prossime ore.