Marco Tringali Il piano trasparenza annunciato dal presidente dell’Inps, Tito Boeri ha finalmente un’identità. Nel novero delle misure caldeggiate dall’economista sono previste penalizzazioni per coloro che vanno in pensione anticipatamente, il cosiddetto ‘sostegno di inclusione attiva‘ per over 55, ma anche un giro di vite sui vitalizi dei parlamentari.
L’articolata proposta di legge elaborata da Tito Boeri è stata pubblicata sul suo stesso sito, e contiene 16 articoli già rappresentati al governo, ma rimaste, al momento, escluse dalla legge di stabilità poichè la stessa dovrà includere inteventi sulla previdenza solo ‘selettivi e parziali’ e non una riforma vera e propria.
Dopo la pubblicazione del documento, il governo ha fatto sapere che non vi è in atto uno scontro tra Inps ed esecutivo, ma solo una veduta differente su come dovrà essere disciplinata la previdenza nel prossimo futuro. Lo stesso ministero del Lavoro ha fatto sapere che la proposta formulata da Tito Boeri metterebbe ‘le mani nel portafoglio a milioni di pensionati, con costi sociali non indifferenti e non equi‘.
Lo stesso ministero fa sapere inoltre che ‘per non far pagare questi costi ai pensionati servono risorse che, al momento, non ci sono. Si vedrà presto come intervenire in modo organico sul tema, ma senza effetti collaterali‘. Va ricordato che la proposta formulata da Boeri, dovrebbe essere finanziata in gran parte dalle penalizzazioni a carico delle pensioni più alte.
Nel piano previdenziale redatto da Boeri anche un giro di vite sulle pensioni dei sindacalisti, e penalizzazioni per i pensionati che emigrano all’estero, attraverso l’abolizione delle integrazioni al minimo e delle maggiorazioni degli assegni versati.
L’intento manifestato da Boeri è quello di dare vita ad un nuovo patto generazionale che dia più equità al sistema previdenziale rendendolo economicamente sostenibile. Una riforma che possa dare benessere alle famiglie italiane e possa ridurre del 50% la povertà nel nostro paese.
