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Tap Lecce, ripresi i lavori in cantiere: tensioni con la polizia

Tap Lecce

Nuove tensioni al cantiere Tap Lecce, dove sono ripresi i lavori. Ma è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine.

Ritorna la tensione nel cantiere Tap Lecce, dove le forze della polizia sono state costrette ad intervenire per permettere lo stoccaggio del materiale e dei vari mezzi per l’ultimazione di quella che è stata definita come “fase zero” della realizzazione del terminale del gasdotto. Un totale di circa duecentocinquanta uomini, infatti, hanno creato un cordone attorno all’area del cantiere, bloccando in questo modo tutti gli accessi. I manifestanti “No Tap” così non hanno potuto raggiungere il presidio che ormai da diverso tempo è presente nella zona.

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Nuove tensioni nel cantiere Tap Lecce, dove sono ripresi i lavori. Ma comunque è stato reso necessario l’intervento da parte delle forze di polizia per permettere lo stoccaggio del materiale e dei vari mezzi per l’ultimazione di quella che è stata definita come “fase zero” della realizzazione del gasdotto. Più o meno sono circa duecentocinquanta gli uomini che hanno creato un cordone intorno all’area cantiere, che di fatto ha bloccato tutti gli accessi. In questo modo, gli aderenti al movimento “No Tap” non hanno potuto raggiungere il presidio che ormai da diverso tempo si tiene nella zona.

Solo i residenti nella frazione sul mare hanno la possibilità di superare i posti di blocco che sono stati costituiti nel corso della notte. Nessuno però può avvicinarsi al cantiere. L’imponente dispositivo di sicurezza, che sta praticamente paralizzando tutta la circolazione attorno a Melendugno (ovvero il luogo dove è presente il cantiere) e che sta creando diversi disagi ai cittadini che devono recarsi al lavoro, è stato attuato dopo la decisione presa da parte della Prefettura e della Questura. L’obiettivo è quello di evitare tutte quelle contestazioni che hanno caratterizzato i lavori che si stavano svolgendo la scorsa primavera e nei giorni scorsi, quando si stava effettuando la potatura degli ulivi.

Le misure di sicurezza

Tra i mesi di marzo e maggio furono centinaia gli attivisti e i cittadini che hanno cercato fisicamente di bloccare il passaggio dei mezzi Tap Lecce. Tanto che in più di una occasione si è arrivati anche allo scontro con le forze dell’ordine. Proprio per evitare che il gruppo di manifestanti potesse diventare consistente come quello dell’epoca, in questa occasione si è deciso di attuare e di effettuare una massiccia operazione militare. L’intento era quello di provare isolare tutti gli attivisti nel presidio, impedendo successivamente ad altre persone di avvicinarsi al cantiere. In ogni caso, nonostante tutte le misure di precauzione prese, un numeroso gruppo di persone si è comunque radunato nel corso della notte sulle vie d’accesso a San Foca.

In questo modo, i mezzi delle ditte che sono state ingaggiate dalla multinazionale Tap Lecce sono riusciti a raggiungere in maniera agevole la zona del cantiere presente a San Basilio, scortati da una colonna di blindati di polizia e carabinieri. Le operazioni in atto in questo momento riguardano in particolar modo il ripristino di quel cantiere dal quale furono espiantati la scorsa primavera in tutto duecentoundici ulivi, con il fine di isolare tutta la zona in cui a breve cominceranno i lavori veri e propri.