sergiodilino Uno sguardo a quelli che sono, a oggi, i tassi fissi più convenienti per i mutui.
Avete bisogno di accendere un mutuo, magari per comprare una casa (l’opzione più comune)? Preparatevi ad affrontare una vera e propria giungla di offerte, districandovi tra mutui a tasso fisso e mutui a tasso variabile. Per completezza di informazioni, i primi presentano un numero di rate il cui ammontare è costante, ma presentano un tasso d’interesse mediamente più alto di quelli a tasso variabile; questi ultimi, al contrario, cambiano in base a una serie di parametri (tasso di interesse della Banca d’Italia, indice di riferimento Euribor), quindi offrono qualche certezza in meno in merito alla spesa complessiva, ma presentano un tasso iniziale più basso. Detto che una via intermedia tra i due è costituita dal mutuo a tasso misto, concentriamoci ora proprio sui mutui a tasso fisso, e vediamo quali sono le migliori offerte attualmente disponibili.
Abbiamo effettuato una simulazione basandoci sul caso di specie più frequente quando si richiede un mutuo: l’acquisto di una casa. Abbiamo pertanto ipotizzato una spesa superiore ai 100.000-150.000 euro per un’immobile di valore di poco superiore, e una durata fra i 20 e i 25 anni per l’estinzione del mutuo. Abbiamo di volta in volta simulato di essere lavoratori autonomi o dipendenti, di età compresa tra i 35 e i 45 anni, residenti a Roma o Milano. Questi i risultati.
Un trentacinquenne impiegato che guadagna 2.600 euro al mese e chiede intorno ai 135.000 euro per l’acquisto di un immobile del valore di 180.000 euro può ottenere una rata di 572,20 euro mensili per un mutuo di 25 anni sottoscritto con UBI – Banca Popolare Commercio e Industria, di gran lunga quella che offre i tassi migliori. Una persona leggermente più anziana, 45 anni, per un mutuo ventennale su una somma analoga, per l’acquisto di un immobile da 160.000 euro, con la stessa banca spenderebbe 540 euro al mese. Il TAN, in questi casi, oscilla, fra l’1,90 e il 2 per cento. Questo per quanto riguarda gli abitanti di Roma. I milanesi sono un po’ più fortunati: le medesime prerogative, con la medesima banca, presentano un TAN di circa l’1,60 per cento.
