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Tavecchio resiste alle pressione e respinge l'ipotesi dimissioni

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Tavecchio, presidente Figc, nonostante il fallimento dalla Nazionale, non avrebbe alcuna intenzione di dimettersi e punterebbe Ancelotti come nuovo ct.

Tavecchio, presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, non avrebbe assolutamente intenzione di dimettersi. Nemmeno dopo la mancata qualificazione della Nazionale italiano ai mondiali in Russia. Infatti, Carlo Tavecchio risponderà alle critiche portando importanti obiettivi raggiunti nel suo mandato, come la Var ed il bilancio. Ma soprattutto cercherà di far sedere sulla panchina azzurra un grande allenatore, come Carlo Ancelotti.

Tavecchio dimissioni

Difficile da credere che Carlo Tavecchio non si dimetta. Ma invece, pare proprio che il presidente Fugc farà di tutto pur di mantenere la sua comoda poltrona. A degli amici avrebbe detto “non mi dimetto”. Ma è comunque una situazione difficilissima, alla quale bisogna resistere. E adesso tutta l’opinione pubblica è contro di lui.

Tuttavia, almeno per quanto riguarda i club, è relativamente semplice placare l’ira dei tifosi. Bastano i nomi. Uno ce ne sarebbe, ossia quello glorioso di Carlo Ancelotti. Un tempo allenare la Nazionale era un onore, il coronamento di una carriera. Ma oggi non sembra essere più così. Carletto Ancelotti ha più volte affermato di preferire le squadre di club, e dopo l’esonero al Bayern Monaco ha anche dichiarato di voler stare a lungo ai box. Convincerlo non sarà facile anche per via dello stipendio. Tuttavia Tavecchio potrebbe far leva sul prestigio della panchina azzurra.

Tavecchio baserà la sua difesa anche su altri punti. Infatti, il bilancio della Figc è in attivo, e la Var ha rappresentato un evento importante nel suo mandato. Inoltre, la scelta di Giampiero Ventura è stata condivisa da tutti i vertici della federazione. Ma non si può dire che ciò basterà a superare l’apocalisse della delusione del fallimento mondiale. La sconfitta nello spareggio contro la Svezia ha aperto un vortice che rischia concretamente di trascinare via tutti. Nemmeno un improbabile ripescaggio potrebbe fermarlo.

Albertini

A proposito del fallimento, Demetrio Albertini, vicecampione del mondo nel 1994 e d’Europa nel 2000, ha dichiarato il suo dispiacere per l’eliminazione della Nazionale italiana. L’ex calciatore è stato in corsa con Tavecchio come presidente Figc. Albertini continua poi dicendo che per migliorare il calcio italiano ci vuole un progetto sportivo reale, dove le leghe professionistiche devono collaborare. Bisogna avere una visione ampia che abbia obiettivi a lungo termine. Come Germania e Spagna hanno fatto. L’ex centrocampista non se la sente di fare un nome per la successione di Ventura.

Tommasi

Damiano Tommasi, ex giocatore azzurro (secondo posto a Euro 2000) e attuale presidente dell’Associazione Italiana Calciatori (AIC) ha invece affermato che l’eliminazione è stata immeritata, decisa dagli episodi, ma che si necessita comunque una soluzione a lungo termine. La programmazione di un progetto non può vivere su episodi. L’Italia, dice l’ex Roma, ha a disposizione dei giovani promettenti, che possono raccogliere l’eredità dei senatori (Buffon, Barzagli, De Rossi, molto probabilmente anche Chiellini) che hanno concluso lunedì la loro storia in azzurro. Ventura, secondo Tommasi, ha sofferto l’eredità di Antonio Conte, che aveva gestito il gruppo della Nazionale con un altro piglio ed un’altra efficacia.