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Telecom, Letta preoccupato

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  "L'Italia è un paese giovane, affidabile e virtuoso, lavoriamo a 12 mesi consecutivi di crescita". Lo ha assicurato Letta agli operatori incontrati a Wall Street a New York. Dal premier anche preoccupazione per gli interessi in gioco nell'acquisizione di Telecom da parte della spagnol...

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“L’Italia è un paese giovane, affidabile e virtuoso, lavoriamo a 12 mesi consecutivi di crescita”. Lo ha assicurato Letta agli operatori incontrati a Wall Street a New York. Dal premier anche preoccupazione per gli interessi in gioco nell’acquisizione di Telecom da parte della spagnola Telefonica: “Non vogliamo perdere la rete e posti di lavoro”. “Abbiamo saputo del riassetto dalla lettura dei comunicati stampa” ha ammesso oggi in audizione al Senato il presidente del gruppo Telecom Bernabè.

Anche “il governo è stato avvertito a cose fatte”, ha precisato il viceministro alle Comunicazioni, Catricalà. “Non escludo – ha aggiunto – che lo scorporo della rete, su cui viaggiano tutti i dati sensibili del Paese, possa essere imposto per legge”. Preoccupato anche il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi: “La cessione pone seri problemi di sicurezza nazionale, visto che la rete Telecom è la struttura più delicata del Paese, attraverso cui passano tutte le comunicazioni dei cittadini italiani ed anche quelle più riservate”.

In borsa il titolo ha subito una flessione netta, arrivando a perdere anche il 2,5%. Prevedono pesanti conseguenze Camusso, Bonanni e Angeletti di Cgil, Cisl e Uil, che chiedono un incontro urgente al premier Letta.