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Tensione Usa-Russia: divisi sull'intervento militare in Siria

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  Tensione tra Usa e Russia sull'intervento militare in Siria. Il capo della Commissione Esteri del Parlamento russo su Twitter: "Obama si è trasformato in un presidente di guerra"   Il portavoce di Obama replica: "Non so cosa i russi abbiano da aggiungere al dibattito americano" ...

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Tensione tra Usa e Russia sull’intervento militare in Siria. Il capo della Commissione Esteri del Parlamento russo su Twitter: “Obama si è trasformato in un presidente di guerra”

Il portavoce di Obama replica: “Non so cosa i russi abbiano da aggiungere al dibattito americano”

Sembra proprio che i rapporti tra Stati Uniti e Russia siano i peggiori dalla fine della Guerra Fredda. Anche i loro leader, il presidente americano Obama e quello russo Putin, sono nettamente contrapposti sull’intervento militare in Siria. Nelle scorse ore Harry Reid, leader democratico del Senato, e lo speaker repubblicano della Camera, John Boehner, hanno detto di aver ricevuto una richiesta di incontro da parte di una delegazione di parlamentari della Duma. Entrambi hanno rifiutato. “Non so cosa i russi abbiano da aggiungere al dibattito americano, considerato che sappiamo quali sono le loro posizioni”, ha detto Ben Rhodes, consigliere di Obama. Stessa scarsa considerazione per la controparte la dimostra Alexei Pushkov, a capo della Commissione Esteri del Parlamento russo, che in un tweet ha scritto: ‘Obama si è trasformato ormai in un presidente di guerra’.

A questo punto, al di là del crollo verticale nelle relazioni russo-americane e dei nuovi venti di guerra fredda, ciò che sembra preoccupare di più l’opinione pubblica è l’escalation militare in Siria. Se Barack Obama continua a sostenere che il blitz contro Damasco sarà «limitato e rivolto a obiettivi specifici», la preoccupazione di molti è che l’attacco possa allargarsi e diventare un’altra vera e propria guerra. Per finire il capo di Stato russo durante una conferenza stampa ha detto: “Abbiamo passato tutta la serata a parlare di Siria, abbiamo finito all”una di notte”, infine ha concluso sottolineando la lettera inviatagli dal Papa: Non dobbiamo dimenticare il messaggio del pontefice, che si è espresso apertamente sull’inammissibilità dell’azione militare”.