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Terremoto Ischia, alcuni turisti fuggiti senza pagare il conto

Al traghetto

Dopo la scossa di terremoto ad Ischia e a Casamicciola, molti turisti sono fuggiti per la paura, ma alcuni ne hanno approfittato per non pagare il conto: la denuncia degli albergatori.

Il fatto

Sconcerto e paura

La grande paura per la scossa di terremoto ad Ischia e a Casamicciola Terme (Napoli) avvertita lunedì notte, come si sa ha portato molti turisti ad andarsene dall’isola in anticipo rispetto a quanto avevano in programma. Ma quello che è emerso e che rende ancora più triste il tutto, è che alcuni turisti ne abbiano approfittato per non pagare affatto o quanto meno non l’ultima parte del conto di case vacanze affittate, alberghi e pensioni dove avevano alloggiato. Nella confusione generale e con le forze dell’ordine occupate nei soccorsi, hanno potuto agire indisturbati, causando un ulteriore danno al turismo della zona dopo quello dovuto al sisma.

Sicurezza al lavoro

Qualche quotidiano ha ribattezzato questa gente “i furbetti della paura”. Il grave fatto è stato denunciato in commissariato da qualcuno dei titolari delle attività del posto, adesso che la situazione sulla rinomata isola campana sta tornando alla normalità. “L’altra notte – racconta qualcuno con un pizzico di sarcasmo – si sono pure presi a botte sulle banchine pur di trovare posto sulle navi, e adesso sappiamo perché. Non era il panico per nuove scosse di terremoto, quanto piuttosto la paura di non riuscire a scappare in tempo senza aver pagato il conto”. Qualche turista ha pure protestato, adducendo la giustificazione di essere “evacuato dal terremoto”, perché avrebbe dovuto pagare il biglietto del traghetto – come tuttavia è successo normalmente, magari con qualche anticipo sui costi previsti o qualche sconto –. Purtroppo non è la prima volta che dei turisti in vacanza ad Ischia, se ne vanno senza aver pagato la vacanza, ma lo è se la scusa è un terremoto. “Ci dobbiamo tenere la beffa – ha dichiarato un avventore al quotidiano Il Mattinoperchè con soggetti del genere anche tentando di far valere il nostro diritto per vie legali, ci sarebbe poco o addirittura niente da recuperare. Quanto accaduto serve da lezione a tutti, in futuro bisognerà riscuotere tutto il fitto con largo anticipo”.

Conseguenze del sisma sul turismo

Edificio crollato e gente intorno

“Furbetti della paura” a parte, Ermando Mennella, presidente di Federalberghi delle isole di Ischia e Procida, rileva che “Il buco nell’indotto” in ambito turistico a causa del terremoto “si aggira intorno ai quattrocentomila euro”. “Sono cinquemila le persone che hanno lasciato le strutture alberghiere prima della conclusione della vacanza, in seguito alla paura generata dalla scossa – ha detto Mennella – E altrettante sono andate via dalle seconde case, dalle abitazioni di proprietà o da quelle prese in affitto per questo periodo. Poi bisogna aggiungere un migliaio di pendolari della nuotata che non stanno più affollando traghetti e aliscafi secondo lo schema classico del mordi e fuggi”. Inoltre adesso “Sono una quindicina in tutto, gli hotel che hanno chiuso per mancanza di prenotazioni o perché, dopo essere stati evacuati, devono essere sottoposti alle necessarie verifiche di agibilità, o a lavori di ristrutturazione. In tale ottica non si possono fare previsioni sui trend di settembre”. I posti letto non disponibili sono 1.200. Le altre attività commerciali della zona non hanno subito gravi danni, ma il turismo è ovviamente quella più importante e anche quella più colpita.