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Terrorismo, l'Isis incita i lupi solitari ad attaccare in Italia

Terrorismo

Attraverso il suo canale Telegram, l'Isis ha esortato i "lupi solitari" ad attaccare il nostro Paese, anche con l'utilizzo dei veicoli come possibile arma.

Attraverso il suo canale Telegram, l’Isis ha esortato i “lupi solitari” ad attaccare il nostro Paese, anche con l’utilizzo dei veicoli come possibile arma.

Terrorismo, l’appello dell’Isis: attaccare anche l’Italia

L’Isis, tramite un canale Telegram vicino allo Stato Islamico, ha incitato i “lupi solitari” della jihad ad attaccare anche in Italia, attraverso l’utilizzo come arma dei veicoli. A riferirlo è il Site, un sito americano diretto da Rita Katz che ha come funzione quella di monitorare l’estremismo islamico sul web.

Sul canale Telgram sopra citato, infatti, appare l’immagine di un uomo girato di spalle che impugna un coltello e che guarda una città che non è possibile riconoscere. Inoltre, compare anche una scritta, che recita quanto segue: “Devi combatterli o muwahhid” (che è una parola araba che indica un salafita, ovvero un sunnita integralista). L’immagine, comunque, è quela di un vecchio video di propaganda dell’Isis, tanto che la città sullo sfondo sembra essere New York. Inoltre, i jihadisti che hanno minacciato l’Italia si sono limitati a metterci la scritta e non hanno nemmeno eliminato alcuni dettagli del filmato, come ad esempio l’icona per lanciare il video.

Si tratta della seconda esortazione da parte dell’Isis a colpire l’Italia. La settimana scorsa, esattamente dopo l’attentato di Barcellona del passato giovedì, apparve il primo incitamento da parte dello Stato Islamico ad attaccare il nostro Paese.

In quella occasione, sul canale di comunicazione utilizzato su Telegram dal Califfato, si poteva leggere: “Il prossimo obiettivo di Isis dopo la Spagna e la Russia è l’Italia”.

L’Isis minaccia il Papa

Ma non solo l’immagine che vi abbiamo descritto in precedenza. Prima, infatti, l’Isis aveva pubblicato un video, girato nelle Filippine, a Marawi, nel quale Papa Francesco viene minacciato. Con un jihadista che urla: “Arriveremo a Roma”.

Il filmato è stato diffuso da Al-Hayat Media Center (uno dei network ufficiali dell’Isis), nel quale si possono vedere alcuni jihadisti che devastano statue di Cristo. Ma non solo. In un frammento del video si vedono questi soggetti che strappano un poster in cui è raffigurato Papa Bergoglio.

Ricordate questo miscredenti, saremo a Roma, dice successivamente uno jihadisti in lingua inglese, il quale si identifica come “Abu Jindal”. Non è un caso che sia stato questo Marawi come luogo in cui girare il video. Quel posto, infatti, è stato al centro di diversi scontri violenti proprio tra l’Isis e l’esercito filippino.

Dopo quanto accaduto in Spagna, la sicurezza comunque è stata ulteriormente rafforzata in tutti i posti ritenuti in pericolo.