> > The Final Countdown, la mitica canzone degli Europe

The Final Countdown, la mitica canzone degli Europe

Europe The Final Countdown

Chi non ricorda la mitica canzone The Final Countdown della rock-band svedese degli Europe, famosissima negli Anni Ottanta anche grazie alla bellezza del suo front-man, Joey Tempest – all’anagrafe Rolf Magnus Joakim Larsson -, con la sua lunga chioma biondo-scura? E’ stato proprio Joey a scri...

Chi non ricorda la mitica canzone The Final Countdown della rock-band svedese degli Europe, famosissima negli Anni Ottanta anche grazie alla bellezza del suo front-man, Joey Tempest – all’anagrafe Rolf Magnus Joakim Larsson -, con la sua lunga chioma biondo-scura? E’ stato proprio Joey a scrivere The Final Countdown, singolo che dava il titolo al terzo album del gruppo, pubblicato nel 1986. Il brano è arrivato primo in classifica in ben 25 Paesi ed è stato anche Disco d’Oro nel Regno Unito. In Italia è rimasto al primo posto per nove settimane di fila ed è stato il secondo più venduto nel 1987. Inoltre negli USA si è piazzato all’ 8° posto della Billboard Hot 100 – la più importante classifica dei singoli musicali nel Paese, pubblicata dalla rivista Billboard – e al 18° all’ottava settimana di permanenza nella Mainstream Rock Songs – sempre una classifica della rivista musicale Billboard, dedicata alle canzoni più trasmesse sulle principali radio rock statunitensi –, dove è rimasto per ben venti settimane. In tutto The Final Countdown ha venduto quasi 12 milioni di copie a livello mondiale.

E’ strutturata sulla base di un vecchio riff di un rapper – precisiamo che per riff s’intende una frase musicale, una successione di note che si ripete – e il suo indimenticabile ritmo “un po’ galoppante”, come lo definì Joey Tempest, era ispirato alla canzone Run to the Hills del gruppo musicale heavy metal britannico Iron Maiden e il testo a quello di Space Oddity di David Bowie. Il brano non convinse subito tutta la band degli Europe; il chitarrista John Norum, per esempio, disse che era “una pazzia” presentarlo e come altri membri riteneva che fosse “troppo diverso” dai soliti brani di una rock band; ma Joey Tempest ci credeva fortemente ed ebbe ragione. Lo si vide quando venne usato per l’apertura dei concerti, a cominciare dal Final Countdown Tour, iniziato nell’aprile 1986, e venne anche scelto come primo singolo dell’album, come suggerito dall’etichetta discografica degli Europe, la statunitense Epic Records. Fu pure la prima canzone portata sul palco a Stoccolma il 31 dicembre 1999, per celebrare la fine del vecchio millennio.

The Final Count Down è stata interpretata come cover da numerose band e cantanti, compreso l’italiano Gigi D’Agostino. Un gruppo musicale sloveno, quello dei Laibach, formato da 4 uomini e una donna, ha realizzato una sua versione del brano, inserendolo nel suo album NATO, pubblicato nel 1994, e ha anche girato un video. E’ noto poi che una band chiamata Deep Sunshine, ha realizzato della più celebre canzone degli Europe “la peggior cover di sempre”, ottenendo per questo demerito oltre un milione di visualizzazioni su YouTube.

Quanto al fatto di sentire ancora The Final Count Down – quella “vera” – per radio o magari come suoneria del cellulare di qualcuno e sapere che è stata molte volte riutilizzata – per esempio in ambito sportivo in America – “è sempre una bella sensazione”, ha detto in un’intervista Joey Tempest, in fondo sorpreso anche lui del successo avuto. E a proposto di riutilizzo, The Final Countdown è anche stata una delle canzoni usate per il film Notte prima degli esami di Fausto Brizzi (2006), con Nicolas Vaporidis, il compianto Giorgio Faletti e Cristiana Capotondi. Nella foto, la copertina dell’album The Final Countdown.