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Il film di David Fincher The Social Network stravince ai Golden Globe. Si racconta la nascita di Facebook e l'ascesa del suo inventore, Mark Zuckerberg, da ragazzo sfrustrato ed emarginato al giovane più ricco del mondo. E' la prima volta che il cinema si occupa di internet e dei geni della Silicon Valley e la prima volta che si occupa di un fenomeno, quello di facebook, che in pochi anni ha rivoluzionato la comunicazione e le dinamiche sociali, con più di 500 milioni di iscritti. Gli spunti di The Social Network sono però moltissimi, non solo la storia di come sia nato facebook, il film è anche uno spaccato sulle nuove generazioni, l'emarginazione, l'ansia di voler essere qualcuno o comunque non se stessi, di voler subito arrivare. E' l'immagine di come la vita in rete (ciò che si fa, si legge e che accade online) per una certa fetta dell'umanità ha la medesima importanza della vita reale, una sorta di frullato dove realtà e virtualità si confondono, alienando. Infine l'idea più chiara che David Fincher vuole trasmettere è che Mark Zuckerberg, l'uomo che ha dato alla parola "amico" un altro significato, più allargato e lieve, alla fine della sua ascesa economica e sociale è solo. Chi ha ideato il network della socialità per eccellenza è una persona socialmente inabile, e una delle spinte più forti nella sua corsa non è stato tanto il desiderio di arrivare, quanto la frustrazione sociale.
