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Tiziano Ferro: dopo Milano fa BIS anche a Roma!

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Dopo Milano Tiziano Ferro fa il bis anche a Roma! 26-27giugno – Stadio Olimpico Non si arresta il successo dell’attesissimo tour di Tiziano Ferro: dopo il raddoppio di San Siro annunciato pochi giorni fa, Live Nation Italia ha il piacere di comunicare che ci sarà un doppio appuntamento anche...

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Tiziano Ferro fa il bis anche a Roma!
26-27giugno – Stadio Olimpico
Non si arresta il successo dell’attesissimo tour di Tiziano Ferro: dopo il raddoppio di San Siro annunciato pochi giorni fa, Live Nation Italia ha il piacere di comunicare che ci sarà un doppio appuntamento anche nella capitale. Dopo la prima serata di venerdì 26 giugno, Tiziano tornerà sul palco dello Stadio Olimpico anche il giorno seguente, sabato 27 giugno.

I biglietti per la seconda data di Roma saranno in vendita dalle 10:00 di martedì 10 febbraio.

Un grande risultato per il primissimo tour di stadi di Tiziano. Con il raddoppio di Roma diventano otto i concerti in calendario: dopo la partenza all’Olimpico di Torino il 20 giugno, Lo Stadio tour 2015 approderà allo Stadio Franchi di Firenze prima delle due serate consecutive all’Olimpico di Roma; sarà poi la volta del Dall’Ara di Bologna e di San Siro – indiscusso tempio della musica live in Italia – dove Tiziano è atteso per due concerti consecutivi, prima della grande conclusione al Bentegodi di Verona.

Ecco il calendario ufficiale di “Lo Stadio” tour 2015:

20 giugno TORINO Stadio Olimpico
23 giugno FIRENZE Stadio Franchi
26 giugno ROMA Stadio Olimpico
27 giugno ROMA Stadio Olimpico – nuova data!
1 luglio BOLOGNA Stadio Dall’Ara
4 luglio MILANO Stadio San Siro
5 luglio MILANO Stadio San Siro
8 luglio VERONA Stadio Bentegodi

Radio Italia è la radio partner ufficiale del tour.
Lo Stadio Tour 2015, viaggia con auto BMW

Intervista esclusiva ANSA
(ANSA) – SANREMO, 8 FEB – Al Festival gira una malattia contagiosa che fa vittime illustri: la `sanremite´. A diagnosticarla – perché dice di esserne già stato colpito in passato – è Tiziano Ferro, superospite della prima serata del festival di Sanremo targato Carlo Conti. «La sanremite è quella malattia che riduce qualunque performer allo stato vegetale, rendendo vano ogni tentativo di controllo di voce e corpo – scherza il cantautore, raggiunto al telefono dall’ANSA -. Rispetto al 2006 e al 2007 (i due anni in cui era già stato ospite, ndr), stavolta l’ho presa in forma più lieve. L’anagrafe e il mestiere fanno il suo corso. Niente budella attorcigliate, niente countdown fino al momento di salire sul palco».
Un «nervosismo corrosivo» lo definisce il cantautore di Latina che «non si prova neanche al Madison Square Garden o allo Stadio di Wembley, anche se lì non ci sono mai stato!». Wembley no, ma l’Olimpico di Roma o San Siro a Milano stanno diventando una realtà con il primo tour negli stadi italiani al via il 20 giugno da Torino e che dopo il raddoppio di Milano (4 e 5 luglio) fa il bis anche a Roma (26 e 27 giugno), per un totale di otto concerti, con una scaletta «killer», nella quale ci saranno tutti i singoli estratti dagli album, «a prova di lamentela». «Chi l’avrebbe mai immaginato. Finalmente il pop conquista lo spazio che merita. È una crociata che porto avanti dall’inizio della carriera. Mi sento orgogliosamente pop».
Eppure a far più paura rimane sempre il piccolo teatro sanremese. «Lo stadio è diverso. Lì c’è una culla di persone che scelgono di stare con te e la musica precede l’impatto visivo. Sanremo invece è la somma di tutto quello che si sogna da piccoli. E poi – ammette Ferro – non ho le caratteristiche emotive per andare in gara. Non mi piace che una canzone venga ascoltata per la prima volta, in balia degli umori miei e del pubblico. E poi continuo a non avere un buon rapporto con la tv, ancora non pronta a fare musica dal vivo. Non c’è chimica con chi ti ascolta. Io vengo dalla radio, il successo di Perdono arrivò senza che neanche si vedesse la mia faccia». Ferro ha comunque accettato l’invito di Conti, in un festival tornato alla tradizione dopo la sperimentazione Fazio. «Sarò sul palco per una decina di minuti, canterò un paio di pezzi. Niente cose strane, sarò me stesso. Carlo ha invitato Tiziano e quindi sarò Tiziano. E mi piace il festival tradizionalista: quando si è provato a cambiare le cose non sono andate tanto bene». In attesa di sentire Raf, Chiara («sta crescendo bene»), Nina Zilli («una tosta che mancava nel panorama musicale italiano») e Nesli («un amico»), non si stupisce della presenza di Platinette in gara e di Conchita Wurst tra gli ospiti. «Storicamente gli artisti si fanno carico di parlare della società. Sanremo rappresenta quello che il mondo è oggi. Non si può far finta che certe cose non esistano, chi lo fa ha un problema. Sanremo deve continuare a raccontare il mondo».
Nel suo intervento sicuramente porterà Incanto, attualmente in rotazione radiofonica, che rappresenta «la mia visione della vita e dell’amore». Un sentimento spesso affrontato da Ferro, Cupido dei tempi moderni, che ora vede i suoi versi anche sui cartigli dei Baci Perugina per il prossimo San Valentino, accanto a quelli di Shakespeare o Prevert. «È una cosa tenera, che ho accettato di fare volentieri. Qualunque cosa possa aiutare a dare voce al sentimento, mi piace. Come i lucchetti a Ponte Milvio: educa i ragazzi a parlare d’amore». Le frasi, racconta, le ha scelte lui. «Me ne hanno chieste una trentina. Le ho selezionate cercando di mettermi anche nella testa degli altri».
Di andare in gara non se ne parla, «ma chissà che un giorno non vada a condurlo ed inviti Lorenzo», dice scherzando prima di salutare e dare appuntamento a martedì.