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Torino, piazza San Carlo: polemica su venditori abusivi

Torino

Le indagini sui fatti di piazza San Carlo a Torino stanno mettendo in luce una forte polemica sui venditori abusivi e sulle bottiglie di vetro

Le indagini sui fatti di piazza San Carlo a Torino stanno avvenendo a 360 gradi. Al vaglio degli investigatori sono ora le immagini e i video raccolti e registrati durante la serata di sabato. Nel frattempo è polemica sulle bottiglie di vetro introdotte nella piazza, che nei momenti di panico e fuga hanno provocato il ferimento di decine di persone. Il Comune, intanto, si difende, dicendo che la responsabilità deve essere cercata altrove.

Il Comune di Torino ha messo in evidenza in una nota “che il soggetto organizzatore” della serata in piazza per la Champions League di sabato sera era Turismo Torino. L’organizzatore in questione avrebbe operato con le stesse modalità messe in atto nel corso del 2015. Quando era stata organizzata la serata in occasione della finale proiettata il 6 giugno.

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Anche in quel caso la città di Torino, con propria delibera, aveva incaricato Turismo Torino come soggetto organizzatore. Non era stato approvato alcun provvedimento di limitazione ulteriore nella vendita di vetro e metallo, rispetto a quello che è previsto dall’art. 8 bis del Regolamento di Polizia urbana.

Torino: le dichiarazioni della Appendino

La sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha dichiarato: “Per ciò che concerne la presenza di venditori abusivi sono in corso le verifiche da parte dell’Amministrazione per individuare le eventuali responsabilità“.

Sul fronte delle indagini, invece, esistono alcuni video, realizzati in diretta da alcuni giornalisti, nei quali si può vedere un giovane comportarsi in modo anomalo. Il ragazzo è fermo in mezzo al fuggi fuggi generale. È a torso nudo, con uno zaino nero in spalla e le braccia allargate come a formare una croce. La gente, nel frattempo, gli fa il vuoto attorno. In questura, secondo quanto si è appreso nelle ultime ore, sarebbero state sentite diverse persone informate sui fatti. Per ora, comunque, non risulterebbero esserci indagati.

Dopo una notte shock, i feriti meno gravi sono stati già quasi tutti dimessi dagli ospedali. Chi preoccupa di più, invece, è il bimbo di 7 anni rimasto schiacciato nella calca, uno dei tre feriti in codice rosso. Si chiama Kelvin ed è cinese. Suo papà vive e lavora a Torino da 35 anni nel settore della ristorazione: “Domani lo sveglieranno dal coma farmacologico. Lo hanno detto i medici. Ci hanno assicurato che sta un po’ meglio“.

Il piccolo ha riportato un trauma cranico e uno toracico, mentre la prognosi resta per ora riservata. Con il bambino, in piazza, c’erano la sorella Angela, 20 anni, che ha raccontato: “Eravamo vicino al maxi schermo. Volevamo allontanarci perché c’era troppa confusione. Ma è scoppiato il panico: tutti correvano. Un uomo di colore mi ha aiutato a tirare fuori il mio fratellino dalla calca. Vorrei poterlo rintracciare per ringraziarlo“.