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Torino, trovato cadavere mummificato di una donna: il figlio vegliava su di lei

Indagano

A Poirino (Torino) è stato rivenuto in una cascina il cadavere mummificato di una donna di 74 anni morta dallo scorso febbraio. A vegliare, c’era il figlio 49enne, che soffre di depressione.

Il fatto

I militari

Nella serata di lunedì 26 giugno, verso le 19.30, in una cascina di Poirino, in provincia di Torino, è stato rinvenuto il cadavere mummificato di una donna di 74 anni che sarebbe morta da mesi, dallo scorso febbraio. Viveva da sola. Nel momento del macabro ritrovamento da parte dei carabinieri di Torino, in casa c’era il figlio della donna, 49 anni, del quale in mattinata la compagna aveva denunciato la scomparsa: era irreperibile dal 22 giugno e stava vegliando il cadavere della madre, accanto al quale è stata trovata anche la carcassa di un cane.

L’uomo, che soffre da tempo di depressione, era nascosto dietro un armadio: in evidente stato confusionale, si nascondeva il volto con le mani e tremava. La Croce Rossa di Torino lo ha accompagnato all’ospedale di Moncalieri, dove ha subito un primo interrogatorio per capire cosa fosse successo, ma non è stato in grado di chiarire. Attualmente si trova ricoverato. Le indagini sul caso sono coordinate dal pm della procura di Asti Donatella Masia, la quale ha disposto l’autopsia sul cadavere della donna, che è stato portato all’obitorio di Chieri. Sul luogo del ritrovamento, era intervenuto anche un medico legale per le prime valutazioni. Ora si attendono i risultati dell’esame autoptico per capire come sia avvenuto il decesso. Apparentemente sul corpo della donna non ci sono segni di violenze, ma dato che è passato parecchio tempo, l’indagine è più difficoltosa. Non si esclude nessuna ipotesi a carico del figlio, la cui auto è stata trovata nel garage dell’abitazione. Il fetore che si respirava sul posto era insopportabile e a quanto pare alcuni vicini si erano lamentati, ma pensavano che quell’edificio fosse abbandonato e non erano andati a controllare.

Il precedente

A Borgo San Dalmazzo

Quattro anni fa, a Borgo San Dalmazzo, nel Cuneese, era avvenuto un ritrovamento simile: l’anziana trovata morta mummificata nella sua abitazione, era considerata una sorta di santona, e i familiari avevano deciso di non seppellirne il cadavere, tenendolo in casa per anni, credendo che sarebbe risorta. Invece poi sono arrivati i carabinieri, che hanno fatto il macabro ritrovamento del corpo di Graziella Giraudo, questo era il nome della donna (foto sotto).

Presunta santona

I militari hanno scoperto che questa era morta da quasi 20 anni, nel 1996, ma che soprattutto la consuocera, Rosa Giraudo, la quale viveva nella stessa casa, riteneva che la defunta fosse un personaggio “miracoloso”, il cui corpo andasse conservato. Per il caso sono partite le denunce per favoreggiamento ed occultamento di cadavere nei confronti dei familiari della donna. Inizialmente si era sospettato che fosse stata uccisa per mettere le mani sulla sua pensione, ma lei non ne percepiva, così gli inquirenti sono arrivati alla bizzarra scoperta. Non solo: hanno appreso che, nonostante Graziella Giraudo fosse morta da anni, in quella casa c’era gente che continuava ad arrivare in cerca di consigli spirituali.